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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso

Quando Renzi esultava: "Beccato dipendente del comune col pass invalidi falso"

Era il 17 maggio 2011. Su facebook il rottamatore annunciava ai suoi fan: "Abbiamo beccato uno che lavora in Comune utilizzare un permesso invalidi contraffatto". Un commento che ora gli si è ritorto contro. Colpa di Agnese

“Oh Agnese, ma icchetuffai? Tu sai che faccio la guerra ai furbetti del quartierino, mi batto per la meritocrazia. E tu che fai? Tu mi caschi sulle preferenziali!” Chissà cosa si saranno detti ieri sera a Pontassieve Agnese e Matteo. Che fa il sindaco di Firenze, che probabilmente sarà il segretario del Pd e che si candida alla guida del Paese. In questi casi vien buono il detto ‘tra moglie e marito non metter il dito’. Il fatto è che la questione da ieri pomeriggio, dopo che Panorama ha lanciato sul web le anticipazioni del servizio, è stata traghettata su ogni pc-tablet-cellulare connesso alla rete.

Dal servizio di Panorama: “La signora è sola e, negli oltre 20 chilometri che separano casa dalla scuola, percorre tutte le volte che può le corsie preferenziali grazie a un permesso in bella vista sul cruscotto che qualifica l’auto come impegnata in “servizio istituzionale”. Quello di circolare sulle corsie preferenziali, evitando fastidiose code o ingorghi, è un privilegio riservato al sindaco Renzi”. Poco dopo la pubblicazione, le scuse della signora Agnese Landini, in Renzi, insegnante: “Ero in ritardo per andare a scuola, ho preso una corsia preferenziale, ho sbagliato. Non risuccederà. Mi scuso se ho offeso la sensibilità di qualcuno e mi spiace richiamare su di me e sul mio lavoro un'attenzione che non voglio”. Ma dopo le scuse, Agnese, non ha mancato di ruggire. Non per discolparsi ma per difendersi dal polverone mediatico a senso unico (e non preferenziale): “Sentirmi paragonata alla casta per aver percorso, sbagliando, qualche centinaio di metri di preferenziale mi sembra profondamente ingiusto”.

Un bel ‘casino’ per il sindaco Renzi. E pensare che nel lontano 17 maggio 2011 se ne uscì con un post su Facebook dalle tinte forti: “Abbiamo beccato uno che lavora in Comune utilizzare un permesso invalidi contraffatto. Lo abbiamo subito denunciato per falso”. Da qui la sentenza morale: “La legge è uguale per tutti. Per chi ha il privilegio di servire la città lavorando per l’amministrazione pubblica, la legge deve essere ancora più uguale”. E chissà quanto dovrebbe essere uguale per la moglie del sindaco. Per fortuna le battute si sprecano. Due su tutte. Una tipica fiorentina: “Cambia verso. Codesta è la preferenziale”. L’altra del giornalista Luca Bottura su Twitter: “Riforma elettorale, Renzi ha optato per la preferenziale a senso unico”.

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