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Giovedì, 25 Aprile 2024
CRISI / Bergamo

Monti contestato a Bergamo: "Basta tasse"

Il premier è intervenuto alla cerimonia di giuramento degli allievi finanzieri. Contestazioni dal cielo, con un aereo che ha esposto lo striscione "Basta Monti, basta tasse" a firma Lega Nord

BERGAMO - Il premier Mario Monti, giunto a Bergamo per il giuramento degli allievi ufficiali della Guardia di finanza, è stato contestato durante il suo discorso. Costretto più volte ad alzare il tono di voce per farsi sentire dalla platea, il premier ha detto, rivolto ai finanzieri, che li accomuna il "vincolo a proteggere e promuovere l'interesse di tutti, anche di coloro che non hanno la possibilità e la forza di far sentire la propria voce. È questa la missione più alta".

"BASTA MONTI, BASTA TASSE" - La contestazione è arrivata anche dal cielo: un aereo ha sorvolato il centro di Bergamo nel momento in cui è arrivato Monti. "Basta Monti, basta tasse - Lega Nord", diceva la scritta sullo striscione trainato dal velivolo che poco dopo le 10 ha sorvolato piazza Vittorio Veneto a Bergamo dove era in corso la cerimonia di giuramento. Monti non ha rinunciato a rispondere a suo modo alle contestazioni. La crisi economica internazionale e i problemi dell'Italia, ha detto con parole che sembravano rivolte proprio alla Lega, non si risolvono con "superficiali istanze separatiste".

EVASIONE FISCALE E CRISI - "L'uscita dalla crisi richiede un rilancio della crescita economica a livello europeo e non dobbiamo mai farci prendere dallo sconforto. È una crisi che viene da lontano - ha spiegato Monti - questo deve essere capito non cercando distrazioni nel vociare ma cercando di meditare". "La lotta all'evasione fiscale non si fa con parole vacue o gesti di protesta. L'evasione fiscale - ha proseguito il premier - è non solo una violazione del rapporto con lo Stato ma è un fattore di ostacolo alla realizzazione di una dinamica di concorrenza leale tra le imprese, di aumento della pressione fiscale e di ingiustizia nei rapporti tra i cittadini".

"Noi cittadini dell'Italia settentrionale e lombardi siamo spesso penalizzati - ha proseguito Monti riferendosi alla competitività delle imprese - a causa di sacche di evasione che si annidano forse in altre parti del paese". Il presidente è stato poi contestato anche da alcuni manifestanti che sono riusciti ad avvicinarsi alle transenne poste in piazza Vittorio Veneto. "È ora di finirla", "vai a casa", "marionetta" sono alcune delle frasi urlate dai contestatori che in precedenza lo hanno anche fischiato. Altri hanno esposto piccoli cartelli con le scritte "Mettete le bombe per fermare il dissenso", "Mario Netta".

Un gruppo molto più numeroso di manifestanti, circa 200 secondo le forze dell'ordine, ha invece sfilato durante il giuramento per le strade di Bergamo ed è stato fermato alcune centinaia di metri prima dell'area dove è intervenuto il premier.

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