Gianni De Michelis è morto nella notte a 78 anni. Lo si apprende da fonti vicine alla famiglia dello storico esponente socialista. Deputato ed esponente di spicco del Psi di Craxi dal 1976 al 1993, è stato ministro degli Esteri del governo Andreotti dal 1989 al 1992: sua la firma per l'Italia sul trattato di Maastricht nel 1992.

Ricoprì vari incarichi di governo anche con Cossiga, Forlani, Spadolini, Fanfani, Craxi, De Mita. Nel 2009 fu consulente di Renato Brunetta, ministro per la Pubblica ammnistrazione nel governo Berlusconi.

È stato poi segretario del Nuovo Psi dal 2001 al 2007. L'ultimo incarico elettivo è stato al Parlamento europeo, nella legislatura chiusa nel 2009.

Chi era Gianni De Michelis

Gianni De Michelis era nato a Venezia il 26 novembre 1940. Il suo debutto in politica risale al 1964 quando venne eletto consigliere comunale di Venezia, poi gli venne assegnata la delega di assessore all'Urbanistica. Nel 1969 divenne componente della direzione socialista e poi responsabile nazionale dell'organizzazione del partito.

Nel corso degli anni ottanta è emersa agli occhi dell'opinione pubblica la sua passione per il ballo: pur ricoprendo importanti incarichi di governo, era appassionato di discoteche tanto da raccogliere i più importanti locali notturni in una guida illustrata. Enzo Biagi lo definì: "Un avanzo di balera".

Quando il ministro De Michelis ballava in discoteca

De Michelis e le condanne per tangentopoli

Gianni De Michelis iene travolto dagli scandali di Tangentopoli finendo in ben 35 diversi procedimenti giudiziari: moltissime le assoluzioni ma dovette scontare due condanne in via definitiva dopo due patteggiamenti a processo: 1 anno e 6 mesi per corruzione nell'ambito delle tangenti autostradali del Veneto e 6 mesi nell'ambito dello scandalo Enimont.

Il ricordo di Marta Pisani, portavoce Nazionale at Partito Socialista Italiano Psi.