E' un duro colpo quello che la 'base' del Movimento 5 Stelle ha riservato a Beppe Grillo. Due assemblee. Una a Bologna, l'altra a Ferrara.

Nella prima tutte le attenzioni sono rivolte a Federica Salsi: dopo la battuta sul "punto G", dopo essere stata richiamata all'ordine da Grillo per aver partecipato a Ballarò, dopo lo scontro tra la 'dissidente' e il 'guru', c'era grande attesa per capire da che parte si sarebbe schierata la gente.

E chi ha partecipato all'assemblea di Bologna non ha dubbi. Pur messa in mezzo tra i consiglieri Massimo Bugani e Marco Piazza, fedelissimi di Grillo e che la scorsa settimana hanno isolato, in Comune, la consigliera ribelle, Federica Salsi a margine del suo intervento ha incassato la fiducia del Movimento.

Applausi, tanti, a conferma che la gente è dalla sua parte.

Stesso trattamento a Ferrara. Stavolta al centro dell'assemblea la figura di Giovanni Favia, il consigliere regionale diventato famoso per il fuorionda in cui attacca Grillo e Casaleggio.

Anche per Favia, tanti applausi e una certezza: quella di avere dalla sua parte, nella sua personale lotta per la democrazia all'interno del M5S, la base.

SALSI. "Non mi pento di essere andata in televisione - ha detto Salsi, seduta al tavolo con i consiglieri Massimo Bugani e Marco Piazza che la scorsa settimana l'hanno isolata in aula - credo che sia importante parlare del nostro lavoro. Grillo è il megafono, un punto di riferimento per tutto il movimento. Ma noi siamo nelle istituzioni, nel territorio, ed è giusto che la gente sappia cosa facciamo". In 200 circa hanno applaudito il suo intervento.



FAVIA. Sala piena anche a Ferrara per l'assemblea semestrale. "In attesa di sbarcare a Roma con i nostri parlamentari - ha ipotizzato Favia su internet - abbiamo bisogno di una sponda per alcune nostre interrogazioni: ho raccolto la disponibilità di Barbato, ovviamente su singole battaglie non rinviabili al dopo elezioni".

RABBIA GRILLO. Due interventi, quelli di Salsi e Favia, che hanno fatto perdere le staffe a Beppe Grillo che si è letteralmente infuriato con i media che hanno riportato l'esito delle due assemblee."Fiducia del Movimento Cinque Stelle? E' di poche decine di persone" lo sfogo di Grillo.

"I giornalisti - ha attaccato il comico sul suo blog - insistono con la fiducia a questo o a quell'altro esponente del M5S data con l'applausometro o con il voto per alzata di mano di poche decine di persone la cui l'iscrizione al M5S non viene certificata formalmente". 

Grillo non nomina Favia e Salsi ma comunque sconfessa questo consenso ricordando che "i ragazzi del M5S da sempre si riuniscono per discutere con i loro portavoce, ma la fiducia va gestita in modo formale. Non siamo all'asilo Mariuccia, cari pennivendoli".