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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Governo Salvini-Di Maio, c'è la fumata bianca: trovato il nome del premier

Superato (forse) l'ultimo scoglio. Grande attesa per l'incontro al Quirinale

"Il nome del premier è stato trovato, c'è la fumata bianca, ma bisogna aspettare che venga comunicato al presidente Mattarella". Lo ha detto Paolo Becchi, docente di Filosofia del diritto all'università di Genova ed ex collaboratore del Movimento 5 stelle, ai microfoni di "6 su Radio 1" a proposito del premier scelto da Lega e M5s per il nuovo governo.

Dopo l'accordo sui temi del contratto per il "governo del cambiamento" nel triplice vertice di Milano, Salvini e Di Maio avrebbero dunque - secondo quanto anticipato da AdnKronos - chiuso il cerchio anche sul nodo più complicato, quello della premiership. Il nome sarà reso noto al capo dello Stato nell'incontro previsto al Quirinale oggi pomeriggio. Il M5s salirà al Colle alle 16.30, la Lega alle 18.

Ultime notizie governo Lega-M5s: c'è il nome del premier

"Per rispetto delle prerogative del capo dello Stato Matteo Salvini e Luigi Di Maio, presenteranno il nominativo unico e secco. Unitamente al nome verrà presentata anche la bozza di contratto che sarà la base programmatica, la Bibbia rispetto alla quale il nuovo governo, se nascerà, troverà i dettami politici su cui muoverà i passi". Lo ha detto Nicola Molteni, deputato della Lega, ad 'Agorà' su Rai3.

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Salvini e Di Maio, stile "pop" a caccia del consenso

"Se Salvini e Di Maio hanno il nome? Credo proprio di sì. Se non fosse stato così non avrebbero chiamato il capo dello Stato dicendogli di essere pronti a salire al Colle e a conferire - ha aggiunto -. Il premier rischia di essere marginale, con un programma già scritto? Io credo che sia stato coinvolto. Magari era anche seduto a quel tavolo, non date tutto per scontato''.

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Consultazioni al Quirinale oggi

Come detto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riprenderà oggi pomeriggio le consultazioni per la formazione del governo. Ne dà notizia una nota del Quirinale. Alle 16.30 vedrà la delegazione del Movimento 5 stelle, con i capigruppo parlamentari, Danilo Toninelli e Giulia Grillo, e il capo della forza politica, Luigi Di Maio. Alle 18 al Colle salirà invece la Lega, con il segretario Matteo Salvini e i due capigruppo parlamentari, Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti.

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I tempi per il conferimento dell'incarico di governo

Con l'arrivo al Quirinale della delegazione del Movimento 5 stelle ha preso il via il mini ciclo di consultazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per verificare i termini dell'accordo con la Lega e la possibilità quindi di dar vita ad una maggioranza parlamentare in grado di sostenere un governo. Dai partiti il Capo dello Stato si attende chiarimenti sugli aspetti programmatici dell'intesa e i nomi di candidati per la guida del governo, fermo restando che, Costituzione alla mano, la nomina del presidente del Consiglio e, su proposta di quest'ultimo, dei ministri, è prerogativa del Presidente della Repubblica. Proprio per questo c'è attesa sui tempi entro i quali Mattarella conferirà l'incarico, in linea di massima, dopo qualche ora di riflessione, domani pomeriggio, di ritorno da Genova, dove in mattinata interverrà alla cerimonia per l'ottantesimo anniversario dell'istituto Gaslini.

Grillo: "Di Maio sta lavorando benissimo"

Come sta lavorando Di Maio? "Benissimo". Ed i ragazzi stanno lavorando bene? "Benissimo! Abbiamo dimostrato di sederci con chiunque: le idee non sono né di destra né di sinistra, sono buone, cattive, mediocri, non hanno connotazione". Lo dice Beppe Grillo ai microfoni di Night Tabloid, in onda questa sera su Rai2 alle 23.15.

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Giulio Sapelli: "Io premier? No comment, ma condivido il programma"

"Non parlo di me da sempre, ho fatto della riservatezza la mia cifra di vita. E quindi non commento. Però, da quanto ho letto, il programma M5s-Lega è un buon programma e come cittadino lo condivido". Così l'economista Giulio Sapelli, con Adnkronos/Labitalia, sulle ipotesi (poi tramontate) circolate sul suo nome come premier del governo M5s-Lega. Giulio Sapelli, 71 anni, insegna alla Statale di Milano. Secondo il Corriere della Sera sarebbe lui uno dei possibili premier del governo "giallo-verde". Il CorSera scrive: 

Giulio Sapelli o Giuseppe Conte: Lega e M5s, rispettivamente, hanno messo sul tavolo i nomi di due professori come possibili premier per sbloccare l’impasse dell’alleanza «giallo-verde» per salire al timone di Palazzo Chigi. Sapelli, noto economista che insegna alla Statale di Milano, e Conte, ordinario di diritto privato all’Università di Firenze, vicepresidente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, sarebbero stati contattati nella notte dai vertici dei due partiti vincitori delle elezioni del 4 marzo.

L'ipotesi Sapelli è stata poi smentita dal M5s. Resta in piedi l'ipotesi Conte. Più semplice appare invece l'intesa sui ministri: Giustizia, Economia, Esteri e Difesa potrebbero essere affidati a nomi scelti da Di Maio; alla Lega la guida dei dicasteri Interno, Sviluppo economico, Agricoltura e Welfare.

"Di Maio e Salvini celebrano il funerale della trasparenza"

Durissimo il commento di Michele Anzaldi, deputato del Pd, su Facebook: "Di Maio e Salvini in questi giorni hanno celebrato il funerale della trasparenza: da quasi una settimana si susseguono trattative, riunioni, spartizioni, ma nessuno sa di cosa parlino realmente M5s e Lega. Dove è finito lo streaming? Forse a 'Chi l'ha visto?'". E continua: "Dicevano che parlavano di temi e poi Giorgia Meloni ha svelato la bufala: l'unica cosa che il leader M5s le ha chiesto è stato di appoggiarlo come premier. Altro che temi! - prosegue il deputato del Pd -. Come scrive Giuliano Ferrara sul 'Foglio', ad essere umiliate e messe in discussione sono state innanzitutto le prerogative del capo dello Stato, insieme al dettato della Costituzione".

"La morte della trasparenza e la sconfessione di ogni coerenza M5s vengono registrate così dal direttore del 'Corriere della Sera', Luciano Fontana: 'Il sogno, o la minaccia, di aprire il Parlamento con l'apriscatole come si fa con i contenitori del tonno è stato sostituito dalla parola d'ordine della conquista di palazzo Chigi. A ogni costo, con qualsiasi altro partito politico. La coerenza, anche nel caso dell'abbandono dello streaming, non è contemplata'", conclude Anzaldi.

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