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Venerdì, 29 Marzo 2024

Nuovo codice della strada: addio patente a chi telefona (e non solo)

Il Giornale fa il punto sulla riforma del Codice della strada approvata, nell'ottobre 2014, dalla Camera. Oggi, a distanza di tempo, il testo è stato calendarizzato per l'esame finale dalla commissione Trasporti del Senato

ROMA - Più di due anni fa il "nuovo codice della strada" venne approvato dalla Camera. Era l'ottobre del 2014. Da allora giace in un cassetto. Ora, però, sta per tornare sui banchi del Parlamento e si punta all'approvazione del nuovo testo entro Natale. E' Pierluigi Bonora su Il Giornale a fare il punto sull'iter che in queste ore ha subito un'importante accelerata: il presidente della commissione Trasporti del Senato, Altero Matteoli, ha infatti calendarizzato la discussione per l'esame finale. E molte sono le novità che potrebbero entrare in vigore nel 2017.

LE NOVITA' - In testa tra le novità più significative la "lotta alla distrazione" con il ritiro della patente immediato - da 15 giorni a 2 mesi - se sorpresi a usare lo smartphone alla guida. Non solo: in caso di incidente è previsto il sequestro amministrativo del telefono "per verificare se un incidente si avvenuto a causa dell'utilizzo improprio del cellulare". 

LE NUOVE TECNOLOGIE - Torna ciclicamente la proposta di dotare le vetture in maniera obbligatoria della cosiddetta "scatola nera". Ma stavolta la proposta è concreta. "Il nuovo Codice della strada dovrà inoltre tenere conto dell'evoluzione tecnologica che il settore dell'automobile sta affrontando e, in parte, con risultati già tangibili. Si tratta della guida autonoma e delle tecnologie capaci di garantire una maggiore sicurezza a bordo". Così potrebbe diventare obbligatorio dotare le auto di un vivavoce integrato, dei segnalatori di invasione della corsia opposta e di avvicinamento al margine della strada, della frenata automatica di emergenza, dello specchietto che elimina l'angolo cieco.

Nella montagna di emendamenti sul nuovo Codice si chiede, tra le altre cose, l'installazione a bordo dei mezzi che trasportano persone di sistemi «anti-sonno» (volante che vibra o altro) e di quelli «anti-abbandono» per i bambini, da inserire nel seggiolino.

Fonte: Il Giornale →
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