rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Paragone sta per lanciare il suo nuovo partito: "Non è un capriccio". E punta già al 5 per cento

Tanto fermento nel panorama politico dei fuoriusciti M5s in questi giorni. Gianluigi Paragone, senatore ex M5s e oggi nel gruppo Misto, presenterà a breve il suo nuovo partito

C'è fermento nel panorama politico dei fuoriusciti M5s in questi giorni. Gianluigi Paragone, senatore ex M5s e oggi nel gruppo Misto, presenterà a breve il suo nuovo partito. Lo ha annunciato lui stesso, parlando a Radio Cusano Campus. Secondo voci circolate nei giorni scorsi il partito potrebbe chiamarsi Italexit. Se sarà differente, il senso sarà però sempre quello: una casa per i sovranisti antieuro (qualsiasi cosa voglia dire).

"Siamo a buon punto, l'ultima settimana di luglio faremo una conferenza stampa per presentarlo - ha affermato Paragone -. Nel nome ci saranno riferimenti all'Italia e all'Europa. Sarà il primo ed unico partito che dirà esplicitamente che l'Italia deve uscire dall'Ue. Il problema delle alleanze non sarà un problema per noi, ma per gli altri. La spigolosità di un soggetto politico come il nostro è talmente evidente che diventerà un problema per chi verrà a bussare alla nostra porta. Quest'idea non è un capriccio, il mio non è un posizionamento politico, la mia vera preoccupazione è costruire il miglior laboratorio possibile per supportare nel miglior modo possibile la tesi politica che sta alla base del partito".

"Il mio miglior alleato - continua Paragone -  sarà proprio l'Europa stessa, perché non scarica sull'economia reale. Più diranno che arrivano tanti soldi e più la gente dirà: io non li vedo. Se arrivassero, arriverebbero tra due anni. L'economia reale ha bisogno di liquidità adesso. Ma poi vi sembra normale che Conte debba andare col cappello in mano dagli olandesi? Dov'è lo spirito dell`UE? Sono sicuro di non avere problemi in cabina elettorale, perché quando sei preciso sulla tua posizione politica la gente ha capito cosa stai dicendo". Paragone ha parlato anche della vicenda Autostrade. "Voglio vedere - ha detto - i valori di scambio, perché è lì se capisci se i Benetton se ne vanno con qualcosa in tasca. La parola revoca è scomparsa. Temo che sia la classica soluzione mediana e irriterà chi pensa che in questo Paese chi è colpevole non paga mai. E` l'incapacità e il fallimento di un modello gestionale legato alle privatizzazioni".

"Il mio partito supererà quello di Renzi - assicurava qualche giorno fa l'ex M5s a Omnibus, programma di La7 condotto da Alessandra Sardoni -. un sondaggio, quello di Piepoli, ci dà al 5 per cento". E ancora: "Ce n'è uno prima che ci dà addirittura al 7 per cento". Staremo a vedere.

Sondaggi, la crisi dei due Matteo: Lega giù del 10%, Renzi ha già un piede fuori dal parlamento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Paragone sta per lanciare il suo nuovo partito: "Non è un capriccio". E punta già al 5 per cento

Today è in caricamento