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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Gentiloni sempre più premier: nuovo governo al lavoro già lunedì?

Silvio Berlusconi. Il Movimento 5 stelle senza Grillo. Il Partito democratico orfano di Renzi. Quindi la decisione di Mattarella. La strada sembra però segnata: dopo l'incontro con Guerini, Rosato, Zanda e Orfini uscirà il nome. In pole c'è sempre il nome di Gentiloni

ROMA - Diciassette delegazioni parlamentari nella giornata di venerdì. Sei nella giornata di sabato. Quindi, la domenica di riflessioni. Alla fine, il nome del prossimo premier. In pole c'è Paolo Gentiloni. Staccato, Dario Franceschini. Palla al presidente Mattarella che, dopo - nell'ordine - Sinistra italiana, Ala-Scelta Civica di Denis Verdini ed Enrico Zanetti, Ncd di Angelino Alfano, ha appuntamento nel suo studio del Quirinale con Silvio Berlusconi alla testa di Forza Italia, poi i Cinque Stelle rappresentati dai soli capigruppo e infine, dulcis in fundo, il Partito Democratico senza Matteo Renzi ma con delegazione per composizione e mandato ampiamente rappresentativa dei dem e in particolare della maggioranza: il vicesegretario (renziano) Lorenzo Guerini, i capigruppo Ettore Rosato e Luigi Zanda (franceschiniano) ed il presidente Matteo Orfini (Giovani Turchi da lui fondati con il ministro Andrea Orlando). 

LA POSIZIONE DEL PD - Sarà quello lo snodo decisivo anche se con ogni probabilità gli incontri che Renzi sta avendo in queste ore - Gentiloni prima, Franceschini poi - puntano evidentemente a definire la figura che siederà a Palazzo Chigi ben prima dell'incontro del partito del Nazareno al Colle. E' facile pensare che il Pd porterà a Mattarella un nome che, anche se certamente non concordato, non potrà sorprendere il capo dello Stato. Il presidente sta svolgendo in queste ore un vero e proprio tour de force (venerdì le consultazioni si sono chiuse addirittura in anticipo sul previsto) ascoltando i rappresentanti di tutte le forze politiche. 

LA DIRETTA DELLE CONSULTAZIONI AL QURINALE

I PALETTI DI MATTARELLA - I paletti in questi giorni Mattarella li ha messi chiaramente (no allo scioglimento del Parlamento se prima non viene introdotto un sistema elettorale omogeneo per Camera e Senato) e sono già queste le ore per una riflessione sul quadro di insieme. Una riflessione che continuerà ovviamente domani ma che non è escluso possa portare a novità già in serata o domenica mattina, con conseguente giuramento del nuovo esecutivo. Una scelta che farebbe trovare il nostro Paese con un governo insediato e presente lunedì alla riapertura dei mercati (pronto per la gestione del caso Mps, con un eventuale decreto di salvataggio) e pronto per le ravvicinate scadenze europee (Consiglio europeo di metà dicembre).

GENTILONI O FRANCESCHINI - Il ministro degli Esteri è in pole position per l'incarico di presidente del Consiglio per il dopo Renzi se il Pd certificherà a Mattarella l'indisponibilità del premier dimissionario a succedere a se stesso, e preso atto dell'accertamento da parte del capo dello Stato dell'assenza di condizioni per il governo di responsabilità con dentro anche le attuali opposizioni, unica alternativa alle elezioni anticipate fatta approvare da Matteo Renzi alla direzione del Pd dopo le sue dimissioni.

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