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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Stefano Parisi l'erede di Silvio Berlusconi: un "manager" per Forza Italia

Silvio Berlusconi ha da tempo deciso di affidare all'ex direttore della Confindustria la guida di Forza Italia. L'ex premier tesse la tela di un 'repulisti' nel partito i cui maggiorenti sono convocati a villa San Martino ad Arcore per la prima riunione dopo l'operazione al cuore

Stefano Parisi come 'manager' per aprire una nuova fase: Silvio Berlusconi ha da tempo deciso di affidare all'ex direttore della Confindustria, non solo la corsa, persa per un soffio, alla poltrona di primo cittadino di Milano, ma anche la guida di Forza Italia. L'ex candidato del centrodestra sconfitto da Sala spiega ai cronisti di non essere ancora il nuovo coordinatore del movimento azzurro, ma l'ex premier tesse la tela di un 'repulisti' nel partito i cui maggiorenti sono convocati a villa San Martino ad Arcore per la prima riunione dopo l'operazione al cuore.

Dalla riunione uscirà il nuovo ufficio politico di Forza Italia così come la linea che l'ex presidente del Consiglio deciderà di tenere in vista della consultazione referendaria d'autunno sulla riforma costituzionale. Si agitano le correnti azzurre, tra chi caldeggia un nuovo periodo di larghe intese e chi al patto del Nazareno guarda come un capitolo chiuso.

L'asse con Salvini e Meloni rimane dietro l'angolo  tra la possibilità di uno strappo se Berlusconi con l'aiuto di Parisi, dovesse rincorrere una via 'centrista' portando FI ad una nuova d'intesa con Alfano. "Piuttosto che andare ad una convention con Alfano e Passera vado al luna park", ha spiegato Salvini commentando l'annuncio di Parisi a settembre per rilanciare il centrodestra. 

CHI E' STEFANO PARISI

A proporre a Stefano Parisi di candidarsi a sindaco di Milano fu Silvio Berlusconi d'accordo con il leader della Lega Matteo Salvini e Giorgia Meloni, come alternativa moderata ai nomi di  Alessandro Sallusti a Paolo Del Debbio.
Nato a Roma 60 anni fa, Parisi negli anni Novanta Parisi fu a capo del dipartimento per gli Affari economici della presidenza del Consiglio dei ministri, prima con Giuliano Amato e poi con Carlo Azeglio Ciampi. Laureato alla Sapienza in Economia e Commercio e ha cominciato la sua attività professionale nell’ufficio studi della CGIL.

Parisi negli anni Settanta è stato anche vicesegretario del Nucleo universitario socialista a Roma. A meno di trent’anni venne scelto come capo della segreteria tecnica del ministero del Lavoro, incarico che mantenne dal 1984 al 1988. Nei due anni successivi lavorò alla vicepresidenza del Consiglio dei ministri durante il governo De Mita (1988-1989) e poi, per altri due anni, come capo della segreteria tecnica di Gianni De Michelis, all’epoca ministro degli Esteri del Partito socialista.

Stefano Parisi, candidato governatore del Lazio

Nel 1997 Parisi si trasferì a Milano e venne scelto "city manager" dal sindaco Gabriele Albertini: durante quella giunta venne approvato il “patto per Milano” sulla flessibilità, che aveva come obiettivi la lotta al lavoro nero e alla disoccupazione.  Nel 2000 Parisi divenne direttore generale di Confindustria durante la presidenza di Antonio D’Amato che, appoggiato dal secondo governo Berlusconi, cominciò a parlare dell’abolizione dell’articolo 18. Nel 2012 ha fondato Chili Tv, società italiana di streaming on line di film e serie tv che sta per fare un aumento di capitale di 20 milioni di euro. 

Parisicome candidato sindaco, ha puntato molto sulla voglia di cambiamento dei milanesi e mirando a catturare i voti degli antirenziani raggiungendo un insperato paraggio al primo turno. 

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