rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Spesa pubblica

I Comuni vogliono spendere, le Province tassare

I sindaci si scagliano contro il patto di stabilità: "Abbiamo soldi, ma non possiamo usarli". Aumentano le imposte provinciali: Rc auto, Ipt e Tia

I Comuni che hanno soldi in cassa e chiedono di spenderli. Le Province che di soldi in cassa, dopo i tagli, invece non ne hanno e decidono di aumentare le tre imposte provinciali: l'Rc auto, l'Ipt (l'imposta di trascrizione, iscrizione e annotazione dei veicoli al Pra) e la Tariffa d'igiene ambientale (la vecchia Tarsu).

Sindaci contro il Patto di Stabilità - Partiamo dai Comuni. Giorno dopo giorno, si fa sempre più largo il fronte dei sindaci dei comuni 'virtuosi' che hanno soldi in cassa ma, imbrigliati dalle maglie del Patto di Stabilità, non li possono spendere. Maglie spesso paradossali, considerando che con l'Imu le casse dei comuni avranno un aumento notevole del gettito erariale, ma non potranno utilizzarlo.

I numeri - Il Patto di Stabilità infatti consente una spesa massima totale di 5,9 miliardi di euro per il 2012, aumentabile a 3,5 miliardi con l'utilizzo delle spese correnti disponibili. In pratica la richiesta dei Comuni con soldi in cassa, ergo 'virtuosi', è di poter toccare i residui stanziati negli anni scorsi, giacenti in cassa e non utilizzati, per poter così contare su altri 11 miliardi di euro di spesa.  Sommando le varie voci, quindi, i sindaci avrebbero nelle loro possibilità una spesa complessiva di 20 miliardi di euro solo nel 2012. Ed è proprio la questione Patto di Stabilità, sommata alla voce Imu, all'ordine del giorno della protesta del prossimo 24 maggio indetta in quel di Venezia dai sindaci italiani.  

Province a casse vuote - Passando dai comuni alle province, la musica cambia. Qui, infatti, le casse sono tristemente vuote un po' ovunque, effetto soprattutto dei tagli determinati sempre dal Patto di Stabilità. Per questo è alle porte un aumento significativo delle uniche tre imposte provinciali che la legge permette di manovrare: Rc auto, Ipt e Tia.

Stangata provinciale in arrivo - Secondo il Sole24Ore, queste tre imposte sono destinate a un rincaro non da poco.

Rc auto: +3,5% - L'imposta Rc auto passerà dal 12,5% al 16%. 'Merito' di una voce che prevede, dal 2011, uno spazio di manovra del +/- 3,5% per le Province. E stando i tagli, il 75% degli enti ha deciso per il massimo aumento possibile. 

Ipt: +10% - L'Imposta provinciale sulle formalità di trascrizione, iscrizione e annotazione dei veicoli al Pra aumenterà in maniera generalizzata anche del 10%, arrivando in alcuni casi al 30%.

Tia +1-5% - Altra voce sulla quale le province proveranno a ricavare il massimo gettito è la Tariffa di igiene ambientale, introdotta in sostituzione della Tarsu per finanziare lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Gli enti locali possono imporre un'aliquota compresa tra l'1 e il 5%. Ma poiché quasi tutti gli enti, al momento della sua introduzione, hanno optato per l'aliquota massima, l'aumento riguarderà solo pochi territori. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I Comuni vogliono spendere, le Province tassare

Today è in caricamento