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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Italia

Terremoto Pd, in centinaia restituiscono le tessere e anche Prodi litiga con Renzi

Laconico il tweet del ministro Franceschini: "Il Pd è nato per unire il campo del centrosinistra non per dividerlo. Qualcosa non ha funzionato"

L'onda lunga del risultato dei ballottaggi si abbatte sul Partito Democratico e sul suo segretario. Matteo Renzi si trova a fare fronte in queste ore al fuoco incrociato di due pesi massimi del partito come Walter Veltroni e Dario Franceschini, e di un padre nobile come Romano Prodi.

"Bastano questi numeri per capire che qualcosa non ha funzionato? Il Pd è nato per unire il campo del centrosinistra non per dividerlo". Lo scrive su Twitter il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, commentando i risultati delle amministrative a Genova, Parma, L'Aquila e Verona. Sulle divisioni interne è poi intervenuto Graziano Delrio, che ha auspicato che Romano Prodi possa tornare sui suoi passi dopo lo strappo con Renzi.

Lo strappo tra l'ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, e il Partito democratico si era consumata in mattinata. "Leggo che il segretario Matteo Renzi mi invita a spostare un po' più lontano la tenda. Lo farò senza difficoltà", ha affermato in maniera piccata Prodi. "La mia tenda è molto leggera. Intanto l'ho messa nello zaino", ha sottolineato l'ex presidente del Consiglio che non è più iscritto da anni.

Anche Walter Veltroni si rivolge direttamente al segretario dem 'rimproverandolo' di aver abbandonato l'ispirazione di fondo del Partito Democratico: "A Renzi ho sempre riconosciuto che la sua ispirazione di fondo somigliava a quella del Lingotto. Ma ora, e gliel'ho detto con sincerità, faccia a faccia, gli consiglio di cambiare passo, serve una nuova stagione". 

Nel frattempo il terremoto Partito Democratico deflagra a Lecce dove 102 esponenti del Pd della provincia di Lecce hanno lasciato il partito: molti di loro hanno annunciato di voler aderire al Movimento democratico e progressista Articolo Uno. Le ragioni dei dimissionari sono state illustrate stamani, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Lecce.

Le dimissioni dal Partito Democratico sono state firmate anche dal segretario provinciale, Salvatore Piconese, che stamattina ha consegnato la lettera al segretario regionale del partito, Marco Lacarra. Oltre a Piconese (che ricopre anche il ruolo di sindaco di Uggiano La Chiesa), hanno dato le dimissioni dal partito anche Gabriele Abaterusso e Paolo Solito, primi cittadini di Patu' e Sogliano Cavour, 3 vicesindaci, 5 assessori comunali, 2 ex sindaci, nonché numerosi segretari delle sezioni locali del Partito democratico ed ex dirigenti provinciali.

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