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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

"Il Pd vuole aumentare gli stipendi dei parlamentari": perché quella del M5s è una fake news

Per i 5 Stelle quella presentata dal tesoriere Zanda è "una proposta del Pd". Ma così non è, tanto che Zingaretti ha già smentito più volte di volerla votare

Il Pd vuole aumentare gli stipendi dei parlamentari? Da settimane il M5s accusa apertamente i dem di sostenere una proposta di legge depositata al Senato dal tesoriere del partito, Luigi Zanda. Si tratta del ddl 1107 dal titolo: "Nuove norme in materia di adeguamento del trattamento economico dei membri del Parlamento a quello dei parlamentari europei". Che cosa prevede? Secondo Zanda, (citiamo dal testo di legge) "oggi occorre affrontare la questione del trattamento economico dei parlamentari secondo un approccio nuovo, che vincoli tutte le componenti del trattamento a un parametro obiettivo e indipendente dall’ordinamento nazionale, sottraendolo alle pulsioni politiche; che e alle strumentalizzazioni di parte".

"Il migliore ancoraggio obiettivo e autorevole per il trattamento dei parlamentari italiani è quindi quello al trattamento riconosciuto ai membri del Parlamento europeo sulla base della disciplina che lo stesso si è dato".

In poche parole se dovesse passare la proposta di legge i parlamentari italiani guadagnerebbero come quelli europei. E vale a dire, circa 6800 euro di indennità, 4.500 per spese di rappresentanza, che si dimezzano se si partecipa alla metà delle sedute parlamentari e 320 euro al giorno per ogni giornata a Bruxelles o Strasburgo. Più altri benefit vari ed eventuali.

Un deputato italiano invece guadagna circa 5200 euro, a cui vanno aggiunti circa 3500 di diaria  e 3.690 euro di spese per l’esercizio del mandato (la metà viene assegnato senza rendicontazione). I deputati hanno anche diritto ad un rimborso spese telefoniche  da 3.098,74 a 1.200 euro all’anno.

Stipendi parlamentari: Italia vs Europa

Secondo Zanda, con la sua proposta i parlamentari subirebbero una effettiva riduzione dello stipendio, di contro il M5s sostiene che con la legge Zanda (che legge non diventerà mai) "aumenterebbe lo stipendio dei parlamentari a 19 mila euro" contro i circa 12mila attuali. In realtà le cose non sono così semplici e molto dipenderebbe dalle effettive presenze in aula del parlamentare per avere diritto alla diaria. 

Al di là degli aspetti "tecnici" però il punto è un altro: il segretario del Pd Zingaretti ha infatti fin da subito sconfessato la proposta di Zanda, definendola "una proposta a titolo personale", mentre la deputata Alessia Morani l’ha bollata molto semplicemente come "una cazzata".

Sul web le accuse del M5s al Pd

Nonostante le smentite gli esponenti dei 5 Stelle però continuano a sostenere che quella di Zanda sia una proposta del Pd. Decine e decine i post di propaganda rilanciati sull'argomento da esponenti del M5s e pagine vicine al Movimento.

I post del M5S-2

Ieri sulla vicenda è intervenuto anche Di Maio con un duro post su fb: "Zingaretti – si legge -  aveva detto che (la proposta di legge, ndr) era un’idea personale del suo nuovo tesoriere. Aveva detto che l’avrebbe fatta ritirare. E invece no, è ancora lì, tanto che è stata assegnata alla commissione Affari Costituzionali. Ragazzi, non c’è speranza!”.

"Credetemi, non c’è speranza per questi signori qui. Sono curioso di vedere la faccia che faranno quando il MoVimento 5 Stelle in aula porterà invece la proposta per tagliarglieli gli stipendi (dopo aver già abolito i vitalizi). Ci sarà da ridere".

Il post sul blog delle Stelle

Anche sul blog delle Stelle sono piovute accuse su Zingaretti che giovedì - proprio sulla legge Zanda - si è scontrato in tv con il pentastellato Manlio Di Stefano. 

"Il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti - si legge -, è intervenuto telefonicamente in diretta a Piazza Pulita dichiarando che il MoVimento 5 Stelle utilizza fake news per fare propaganda ed asserendo che non c’è nessuna proposta di legge del Partito Democratico per aumentare gli stipendi dei parlamentari e reintrodurre i vitalizi. Proprio così, ha detto 'nessuna proposta di legge del PD!'".

m5s-7-4

"Ora, per smentire le menzogne di Zingaretti non ci vuole molto e, lo ammettiamo, bisogna avere parecchia faccia tosta per mentire in modo così grossolano di fronte a milioni di italiani. E infatti basta andare sul sito del Senato e cercare la proposta n. 1107  e tutti i cittadini potranno verificare che, in quanto a balle raccontate agli italiani, Zingaretti non ha nulla da invidiare all’ex segretario del PD, detto il 'Bomba di Firenze'".

Cosa non torna nella versione dei 5 Stelle

L’equivoco, chiamolo così, è racchiuso tutto in questa scarna dichiarazione. Per i 5 Stelle qualunque parlamentare presenti una proposta di legge lo fa a nome del proprio partito, ma si tratta di una convinzione che non ha alcuna base: non c’è nessuna legge che obbliga i partiti a riconoscere ogni singola iniziativa legislativa dei parlamentari, né viceversa. Peraltro è anche abbastanza evidente che il Partito Democratico non abbia alcuna intenzione di votare il ddl Zanda in aula: significherebbe andare incontro ad un suicidio politico. E se dovesse succedere significherebbe che Zingaretti ha mentito ai suoi elettori. 

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