rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica /2

C'è l'intesa: Pdl e Lega Nord insieme alle urne

La conclusione della trattativa annunciata da Alfano: "E' solo questione di dettagli". La conferma di Berlusconi: "Arriveremo a una conclusione positiva". L'accordo: Silvio candidato premier, Maroni presidente della Lombardia

"Siamo in contatto continuativo con la Lega e domani, spero, arriveremo a una conclusione positiva". Con queste parole Silvio Berlusconi durante la chat al Corriere.it, ha confermanto l'accordo praticamente raggiunto.

Alle prossime elezioni, Pdl e Lega Nord correranno insieme. Sul fronte nazionale, per Berlusconi premier. Su quello lombardo, per Maroni presidente.

ALFANO. L'accordo elettorale con la Lega Nord, incardinato sulla ricandidatura di Berlusconi come premier, è quasi fatto: "Lo stiamo perfezionando - afferma il segretario del Pdl in un'intervista al Messaggero - ed è questione di dettagli. Sono convinto che prestissimo vedrà la luce. Berlusconi sarà ancora il nostro candidato premier. Da questo punto il Pdl non si sposta. E' il capo della coalizione".

COALIZIONE TERRITORIALE. "Nel nostro schieramento vi sono delle consolidate forze territoriali al Nord, come la Lega, e vi sono delle nascenti forze territoriali al Sud. Il compito del Popolo della libertà, che è un grande partito nazionale, è di tenere entrambe le forze dentro la stessa coalizione, con lo scopo di governare l'Italia, battendo la sinistra". Quanto alle liste elettorali, "a giorni  vedremo dei criteri per la scelta dei candidati in modo da preservare le migliori esperienze e al tempo stesso dare spazio alle novità".

SULLA LISTA MONTI: ALFANO. 'Scelta civica - Con Monti per l'Italia' è una lista che "sa di vecchio ed è molto al di sotto delle aspettative. Sembra un restyling di Italia Futura e nulla di più. Fuori ci sono Casini e Fini, esponenti politici di lungo corso. In tutto non c'è una novità né la forza per poter battere la sinistra. D'altra parte i sondaggi parlano chiaro: è una coalizione che raccoglie pochi consensi e che è nata solo per fare la stampella alla sinistra".

BERLUSCONI. Quella che Mario Monti si è trovato è una "bella compagnia", per la sua coalizione con Fini e Casini già circola il nome di "trio sciagura".

"Con i blitz" fiscali attuati dal governo Monti "siamo entrati in un'atmosfera da stato di polizia tributaria", ha affermato Berlusconi, aggiungendo che "nel rapporto tra Stato e contribuente siamo arrivati a una "violenza inaccettabile".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

C'è l'intesa: Pdl e Lega Nord insieme alle urne

Today è in caricamento