rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
ECONOMIA

I più poveri tra i pensionati, ma l'Inps vuole indietro la quattordicesima

L'Istituto previdenziale conferma: i 200mila che hanno ricevuto indebitamente la mensilità dovranno restituirla. Confesercenti attacca: "Ora basta, non si può scaricare la crisi sulle pensioni". Serve un Piano

Sono 200mila i pensionati che dovranno restituire la quattordicesima indebitamente percepita nel 2009 a causa di errori riscontrati nelle autodichiarazioni presentate. A comunicarlo è il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, che nel corso del programma 'Prima di tutto' di Radio Uno ha confermato quelle che per giorni sono rimaste solo indiscrezioni.

"La quattordicesima è una bella iniziativa - ha detto Mastrapasqua - ma non può percepirla chi non ne ha diritto. 200.000 persone hanno presentato dichiarazioni sbagliate, noi possiamo verificarle solo quando l'Agenzia delle Entrate rende disponibili i loro redditi per poi poter incrociare i dati. Per questo l'accertamento viene fatto quando questa somma è già stata versata . I pensionati che hanno indebitamente percepito la 14 esima - ha concluso Mastrapasqua - dovranno restituirla. L'Inps si incontrerà con i rappresentanti delle categorie per trovare il modo migliore di effettuare le trattenute cercando di salvaguardare le fasce più deboli".

La notizia ha così gettato ancor più in allarme i pensionati italiani che, come denunciato oggi da Confesercenti, sono la categoria maggiormente in difficoltà in questo momento di crisi.

I pensionati, secondo Confesercenti, rappresentano infatti "una componente significativa della fascia di povertà della popolazione italiana". E su questa "si scaricheranno - attacca Massimo Vivoli, vicepresidente Confesercenti - indiscriminatamente e nell'immediato i rincari, previsti in centinaia e migliaia di euro/anno, posizionati soprattutto sui generi alimentari, i servizi e le utenze, ovvero sui consumi insopprimibili".

Per questo l'associazione e la Fipac, organizzazione dei pensionati di Confesercenti, ha , in cui si spiega come "i pensionati  hanno fronteggiato l'emergenza con sacrifici oltre l'umanamente possibile, ma non possono più andare oltre. E invece sono costretti a leggere, ad esempio, che i 550 milioni destinati nel 2009 alle Politiche sociali sono calati a poco più di 200 nel 2011 e addirittura a 10,7 (da ripartire tra tutte le Regioni) per il 2012".

"A questo punto - scrive Vivoli - un piano, anche scadenzato, di interventi è indispensabile e non rinviabile per dare una prospettiva alla vita di questa ampia parte di popolazione. Abbiamo presentato proposte, siamo disponibili a discuterle, a convenire ordini di priorità, ma un Piano va fatto".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I più poveri tra i pensionati, ma l'Inps vuole indietro la quattordicesima

Today è in caricamento