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Sabato, 20 Aprile 2024
CRISI ECONOMICA

Crolla il Pil. E per Moody's in Italia "torna la recessione"

Il prodotto interno lordo italiano diminuisce dello 0,8% nel primo trimestre 2012: mai così male dall'inizio del 2009, recessione confermata. L'agenzia di rating Moody's declassa 26 banche italiane

L'Istat ha diffuso oggi la "stima preliminare" del Pil del primo trimestre del 2012. I dati non sono confortanti: nel primo trimestre 2012 il prodotto interno lordo italiano è diminuito dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e dell'1,3% rispetto al primo trimestre del 2011. Nel primo trimestre 2012 si conferma la recessione per l'economia italiana: si tratta infatti del terzo trimestre consecutivo in cui il dato congiunturale del Pil è negativo.

Nel terzo trimestre 2011 era -0,2%, nel quarto trimestre -0,7%, mentre nel primo trimestre e -0,8%. Il dato congiunturale del Pil nel primo trimestre 2012 (-0,8%) è il peggiore dal primo trimestre del 2009, quando il calo sul trimestre precedente era stato del 3,5%. Per quanto riguarda invece il dato tendenziale, nel primo trimestre 2012 a -1,3%, per avere un dato peggiore bisogna risalire al quarto trimestre 2009 quando il calo del Pil, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, era stato del 3,5%. Il risultato congiunturale del Pil nel primo trimestre (-0,8%) "è la sintesi di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura e di una diminuzione del valore aggiunto dell'industria e dei servizi".

L'agenzia di rating Moody's ha tagliato i rating di 26 istituti di credito. Tra le cause "il ritorno dell'Italia in recessione e le misure di austerità del governo". La scure di Moody's si abbatte sulle banche italiane. Secondo l'agenzia, le prospettive sono negative. "Il rating delle banche italiane è fra i più bassi fra le economie avanzate europee". Per Unicredit e Intesa San Paolo il taglio è stato di un gradino, da 'A2' ad 'A3'. Monte dei paschi di Siena è passata da 'Baa1' a 'Baa3' mentre Unione Banche Italiane da 'A3' a 'Baa2. L'azione di Moody's non ha quindi risparmiato nessuno. E in alcuni casi la sforbiciata è pesante. Per dieci istituti Moody's ha tagliato la propria valutazione di un solo gradino. Una sforbiciata di due gradini, invece, si è abbattuta su otto banche mentre per sei istituti il taglio è stato di tre gradini. Per le restanti due banche la riduzione è stata di quattro gradini.

Lo stato di salute dell'economia italiana pesa sull'azione di Moody's: l'Italia è ricaduta in recessione all'inizio del 2012 "senza chiari segnali di ripresa. Un deterioramento che segue una breve e debole ripresa dopo la recessione del 2008-2009 e dopo anni di crescita lenta. Il pil italiano è ancora sotto i livelli del 2007". Moody's - si legge nella nota - ritiene inoltre che "le misure di austerity e le riforme strutturali del governo pesino sulle prospettive economiche del paese nel breve termine".

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