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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Pizzarotti stuzzica Di Maio: "Vuole restare a galla, la regola dei due mandati salterà"

E' durissimo il giudizio del sindaco di Parma, ex M5s, che sulla regola dei due mandati interna al Movimento (che rischia in teoria di far saltare Di Maio e gli altri big), non ha dubbi: "Troveranno il modo di aggirarla". E su Fico: "Non avrà mai il coraggio di lasciare"

Non le manda a dire al Movimento 5 stelle Federico Pizzarotti. "Hanno parlato di 17 miliardi di euro per fare la manovra, sapevano già dove tagliare per fare il reddito e poi invece i soldi sono stati sforbiciati: quindi - dice all'Adnkronos il sindaco di Parma - o ridurranno la platea o la cifra da destinare sarà molto più bassa. Se sali su un balcone per dire che hai abolito la povertà e poi non riesci a far il reddito come avevi annunciato sei mesi prima, per me ti devi dimettere". 

Emilia Romagna, Pizzarotti candidato governatore?

"L'Emilia Romagna può essere un punto di svolta per arrestare l'avanzata populista della Lega. Da lì può esserci un'inversione tendenza. Bisogna fare una riflessione a sostegno di un progetto, al di là di tutto. Ho visto dei sondaggi preoccupanti", anche sull'Emilia 'la rossa' che potrebbe diventare del Carrocco, "la cosa non va presa sotto gamba. E' una riflessione che va fatta". Pizzarotti annuncia "un'assemblea regionale a febbraio, proprio per lavorare a un progetto serio e costruire qualcosa". Quanto a una sua candidatura, "continuo a escluderlo, benché tutti me lo dicano e posso solo ringraziare". Ma se il no dell'ex sindaco grillino a una discesa in campo per le europee è categorica, sulla poltrona di governatore apre qualche spiraglio. "Al momento dico no - dice - vorrei portare avanti l'impegno preso. Non so se le elezioni europee e le amministrative potrebbero cambiare qualcosa, il pensiero rispetto a un argine da apporre alla Lega. Ne riparleremo...".

"La regola dei due mandati del M5s salterà"

Luigi Di Maio "non vuol perdere quel che ha, sta cercando di massimizzare i risultati per non perdere la posizione conquistata, è la sola cosa che gli interessa. Sa che se perde, un po' come Renzi, potrebbe essere fagocitato dal M5S, da Casaleggio e da altro. La sua è una lotta personale per restare a galla". E' il giudizio, durissimo, dell'ex M5s. Che, sulla regola dei due mandati interna al Movimento che rischia di far saltare Di Maio e gli altri big grillini, non ha dubbi: "troveranno il modo di aggirarla. Ci hanno abituati come nella metafora della rana nella pentola. Se butti una rana in una pentola di acqua bollente schizza via di corsa, se la butti in acqua fredda e poi accendi il fuoco si intorbidisce, e quando si addormenta è già morta. Se domani dicessero alla base, ad esempio, di votare per superare la regola dei due mandati e dare la possibilità di realizzare i sogni del Movimento, la stragrande maggioranza voterebbe sì. E' un limite superabile. Finora non lo hanno fatto - osserva ancora - perché i nomi in 'scadenza' erano sacrificabili. Potrebbero anche riproporre Di Maio come premier non eletto. Un escamotage comunque lo troveranno, trovano sempre il modo di aggirare le regole", la stilettata dell'ex grillino.

"A Fico manca il coraggio di lasciare"

"Non penso che Roberto Fico avrà mai coraggio di uscire da lì, dal M5S, penso che questo film non lo vedrò. Anche quando, all'epoca, c'era stato bisogno di darci una mano non ce l'ha data. Oggi è stato messo comodamente a fare il presidente della Camera, è evidente che è un ruolo ottenuto in contropartita, concesso per non aver disturbato troppo e non essersi candidato" alle 'primarie' del Movimento. Nell'intervista all'Adnkronos Federico Pizzarotti, primo sindaco grillino poi uscito malamente del Movimento, aggiunge: "Non credo Fico - dice ancora il primo cittadino ducale - si possa mettere alla testa dei dissidenti". Con il presidente della Camera, ma anche con gli altri 5 Stelle, "non ci sono più contatti - afferma ancora Pizzarotti - perché da quando siamo usciti, trattati in quel modo, mai nessuno ci ha contattato. C'è paura di sgarrare, di finire sulla gogna e non avere più i benefici che hanno. Il fatto che questo prevalga sui rapporti umani è la cosa più triste del M5S".

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