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Giovedì, 25 Aprile 2024
Caro carburante

Un litro di benzina? Vale tre pacchi di pasta e due litri di latte

Dal Conto nazionale delle infrastrutture e dei trasporti emerge che l'esborso per i carburanti è passato dai 15,24 miliardi del 1990 ai 41,15 del 2012: +170%. E mantenere l'auto costa oggi il 120% in più rispetto a venti anni fa.

Volete acquistare e soprattutto mantenere un automobile? Buona fortuna. Stando a quanto emerge dal Conto nazionale delle Infrastrutture e dei trasporti 2010-2011, per l'esercizio di un'automobile la spesa è passata dai 47,28 miliardi di euro del 1990 ai 103,71 miliardi del 2010. Un balzo del 119%.

Guardando, nel particolare, all'esborso per i soli carburanti ecco che si registra un aumento da far tremare i polsi: + 170%. Se nel 1990 si spendevano in benzina 15,24 miliardi, nel 2010 se ne sono spesi addirittura 41,15.

L'ammontare complessivo delle spese per le autovetture ad uso privato, evidenzia il rapporto, è stato stimato per il 2010, in circa 147,205 miliardi di euro. Di questa cifra, 103,714 miliardi di euro circa riguardano le spese per l`esercizio e la manutenzione ordinaria; 34,576 miliardi circa riguardano l`acquisto delle autovetture nuove di fabbrica; 8,915 miliardi circa riguardano la manutenzione straordinaria.

Più che triplicate le spese relative all'assicurazione rc auto passate dai 5,17 miliardi del 1990 ai 15,64 miliardi del 2010.

Al netto della cifra inerente gli interessi sul capitale investito, spiega il Rapporto "la valutazione delle spese di esercizio delle autovetture si quantifica, per il 2010, in 93,934 miliardi di euro dei quali circa il 44% è da attribuire a spese per carburanti, quasi il 18% a spese per manutenzione ordinaria, circa il 17% a spese per assicurazioni, poco meno del 6% a tasse automobilistiche ed il restante 15% circa a spese per il ricovero, per pneumatici, per lubrificanti e pedaggi autostradali".

RAFFRONTO CHOC - Per capire quanto, ogni italiano, paga all'anno per andare in giro in auto è chiaro il raffronto effettuato dalla Cia - Confederazione italiana agricoltura. "Con il nuovo record" spiegano dalla Cia "ormai il prezzo di un litro di benzina alla pompa ha ampiamente doppiato quello di un litro di latte a lunga conservazione venduto in qualsiasi supermercato".  

''L'ennesimo rialzo ai distributori - spiega la Cia - ha portato un litro di benzina a salire oggi fino a punte massime di 2,019 euro: vuol dire due volte il prezzo medio al consumo di un litro di latte UHT (80 centesimi) e addirittura quasi sei volte di più il prezzo alla stalla pagato agli agricoltori (35 centesimi al litro)".

I raffronti con i prodotti agroalimentari posso continuare a dismisura: oggi un litro di benzina arriva a costare quasi quanto tre pacchi di pasta (0,70 euro) e l'equivalente di dieci uova (1,25 euro la confezione da sei) e supera abbondantemente anche il costo medio di un chilo di pomodori rossi a grappolo (1,80 euro al kg)''.

 ''Si tratta di paragoni - spiegano dalla Cia - che rendono ancora più evidente lo scombussolamento della spesa degli italiani a causa del 'caro-benzina'. Oltre al capitolo 'trasporti' infatti - ricorda la Cia - a lievitare è il budget dei prodotti alimentari, che viaggiano lungo la filiera nel 90 per cento dei casi su strada. Finora l'aggravio sulla busta della spesa ha già superato le 20 euro al mese a famiglia, considerando che il costo del trasporto incide sul prezzo finale dei prodotti agroalimentari per il 35-40 per cento".

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