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Giovedì, 28 Marzo 2024
PRIMARIE PD

Primarie Pd, volano gli stracci tra Renzi e Bersani

Clima arroventato sulle regole del voto a due giorni dal ballottaggio. "Mi attaccano ma sarà un boomerang", dice il sindaco di Firenze. "Non fare la vittima", ribatte il segretario Bersani. Sondaggio Swg: Bersani avanti

ROMA - A due giorni dal ballottaggio delle primarie del centrosinistra, un botta e risposta tra i due sfidanti Bersani e Renzi arroventa il clima. "Con questa caccia alle streghe stanno facendo il male di se stessi e del Pd", ha detto in un'intervista all'Unità il sindaco di Firenze per protestare dopo le polemiche sulle regole del voto.

SCONTRO SULLE REGISTRAZIONI - Il rottamatore vorrebbe riaprire le registrazioni, mentre è contrario il rivale e segretario del Pd Pierluigi Bersani, che sulla vicenda ha già consigliato allo sfidante di "evitare di fare la vittima". Renzi ieri ha pubblicato alcune pagine a pagamento sui quotidiani per invitare gli elettori a registrarsi creando un sito apposito, "domenicavoto", mentre il Pd sostiene che i casi accettati saranno pochi e solo dietro giustificazione. "E' un boomerang che spero non gli si ritorca contro", dice Renzi all'Unità. "Forse aiuterà Bersani ad avere un paio di punti in più domenica sera, ma non l'aiuterà a vincere le elezioni".

COME VOTARE AL BALLOTTAGGIO

BERSANI REPLICA - "Non facciamo le vittime, qui c'è un problema molto semplice sollevato non da me ma dal comitato dei garanti - ha replicato Bersani su Canale 5 - dentro al regolamento non è prevista alcuna pubblicità di questo genere a pagamento, tra l'altro ritenuta distorsiva anche in termini di messaggio. Comunque è una cosa di cui si occuperanno i garanti".Pier Luigi Bersani non esclude tuttavia di portare renziani in un suo eventuale governo, ma solo se si tratta di persone "capaci" e non in base a un manuale "Cencelli".

Oggetto di un esposto ieri da parte di tutti e 4 gli altri candidati al primo turno, perché le sue manovre starebbero inquinando il voto, Renzi ha spiegato: "E' tutto molto triste, francamente non penso di meritare questo atteggiamento. Ci sono 50mila elettori che si stanno dichiarando di centrosinistra, che si stanno iscrivendo all'albo degli elettori. Invece vengono respinti dal partito democratico. Sono gli stessi a cui fra tre mesi il candidato premier, chiunque vincerà domenica, dovrà andare a chiedere il voto".

"IL TICKET NON ESISTE" - Clima arroventato dunque. "Le frasi che vengono dette oggi non so se cambieranno l'esito del ballottaggio, non credo, ma rischiano di avvelenare il clima per dopo" avverte Renzi. "Se vincono loro avranno bisogno di un aiuto. E davvero pensano di chiedere un aiuto a chi hanno insultato?" Il futuro dell'alleanza appare compromesso: "Partendo dal fatto che il ticket non esiste, bisognerebbe chiederlo a Bersani e ai bersaniani se davvero pensano che le persone che hanno votato per me siano una risorsa per il centrosinistra o dei malevoli interpreti del berlusconismo. Temo che questi insulti siano cicatrici che rimarranno a lungo": così Renzi risponde alla possibilità di un ticket con Bersani in un futuro governo di centrosinistra. "Chi alimenta questo clima non sta facendo un buon servizio a Bersani. Magari vince con un punto in più di quelli che pensava, ma dopo farà molta più fatica a riportare al voto tutte quelle persone che ora insultano. Vedo i volti di chi si vede respingere dalle sedi di partito, come fanno a non capire che questo è un boomerang clamoroso".

IL SONDAGGIO SWG - Bersani sarebbe in vantaggio su Renzi con una forbice di voti tra il 53 e il 57%; la forbice del sindaco di Firenze si attesta invece tra il 43 e il 47%. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. Un quadro, questo, che però potrebbe essere suscettibile a variazioni significative, come spiega Roberto Weber, presidente dell'Swg: "Il dato tiene conto dei votanti al primo turno. Ma 100-200 mila elettori nuovi potranno fare la differenza". Cosa faranno al ballottaggio gli elettori degli altri candidati alle primarie? Più della metà degli elettori di Nichi Vendola (57%) voterà Bersani, il 15 percento voterà per Renzi e il 28 percento non andrà a votare. Esprimerà la preferenza per il segretario del Pd anche il 47 percento dei sostenitori di Laura Puppato e il 25 percento di quelli di Bruno Tabacci. Oltre la metà dei sostenitori dell'assessore al Bilancio di Milano però non andrà a votare (61%).

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