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Venerdì, 19 Aprile 2024
Corruzione

Processo Mose, l'ex ministro Matteoli condannato a 4 anni

Giovedì pomeriggio il giudizio di primo grado letto dal giudice Manduzio. Assolto Giorgio Orsoni, ex primo cittadino di Venezia. I dettagli

Dopo un anno e mezzo di udienze, arringhe, perizie è arrivata la sentenza di primo grado del processo Mose. Il dispositivo è stato letto dal presidente del collegio dei giudici, Stefano Manduzio, giovedì pomeriggio.

Otto gli imputati: Giorgio Orsoni, ex primo cittadino di Venezia, assolto; Amalia Sartori, ex eurodeputata, assolta; l'imprenditore Erasmo Cinque, condannato a 4 anni; l’ex ministro Altero Matteoli, condannato a 4 anni, interdetto ai pubblici uffici per 5 anni; l'architetto Danilo Turato, assolto; l'ex presidente del Magistrato alle acque Maria Giovanna Piva, assolta; l'imprenditore Nicola Falconi, condannato a 2 anni e 2 mesi con impossibilità di contrattare con la pubblica ammnistrazione; il dirigente Corrado Crialese, condannato a 1 anno e 10 mesi, pena sospesa.

Proteste in aula

Presente in Aula solo il ministro Altero Matteoli, mentre gli altri imputati hanno preferito non presenziare alla lettura del dispositivo. Ad assistere anche il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, oltre che diversi magistrati della Procura lagunare. Tra il pubblico anche numerosi esponenti del comitato No Grandi Navi, che all'esterno del Tribunale hanno posizionato in bella vista uno striscione che recita "la mafia a Venezia si chiama Consorzio Venezia Nuova".

Processo Mose, le richieste dell'accusa

Il pm Stefano Ancilotto, nell’udienza dello scorso 29 giugno, aveva chiesto 2 anni e 3 mesi per Orsoni, per finanziamento illecito, a cui aggiungere il pagamento di 1 milione di euro di multa. Mano pesante anche su Matteoli, per cui erano stati chiesti 6 anni di reclusione. Per Maria Giovanna Piva, che deve rispondere di corruzione, sono stati chiesti 4 anni e la confisca dei soldi illegalmente intascati, mentre per l’imprenditore Erasmo Cinque, titolare della Socostramo, chiesti 5 anni: l’accusa è quella di corruzione. 

L’architetto Danilo Turato rischia fino a 2 anni e 6 mesi per corruzione, mentre l’ex eurodeputata Amalia Sartori 2 anni e 500mila euro di multa. Chiudono il cerchio Falconi, che rischia 3 anni per corruzione e finanziamento illecito e l’avvocato Crialese, che deve rispondere di millantato credito.

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