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Giovedì, 25 Aprile 2024
Bunga bunga / Milano

Bunga bunga. Mary: "Mi vestivo da Boccassini e Obama per Silvio"

Dal processo di Milano emergono nuovi particolari delle cene di Arcore. La soubrette dominicana: "Nessuna era nuda, avevamo sempre reggiseno e mutandine molto elaborate, con pizzi e piume"

"Mi sono vestita da Boccassini per far ridere Berlusconi". La soubrette dominicana Marysthell Polanco racconta nuovi particolari delle ormai famosissime cene di Arcore. Il tutto, durante l'interrogatorio per il processo Ruby che vede imputato l'ex premier per concussione e favoreggiamento alla prostituzione minorile. 

La Polanco, che si è presentata al cospetto dei giudici con capelli cortissimi biondo platino e abito nero, ha poi specificato che durante le cene ad Arcore "si cantava, si faceva burlesque e a volte mi vestivo da Obama o da Whitney Houston e facevo uno spettacolo". Insieme alla Polanco c'erano anche altre ragazze, "ma nessuna era nuda e avevamo sempre reggiseno e mutandine molto elaborate con pizzi e piume". 

La soubrette ha poi escluso categoricamente di avere avuto rapporti sessuali con Berlusconi o di aver visto scene di sesso in generale tra gli ospiti delle cene e le ragazze. "Non ho mai avuto rapporti sessuali con Berlusconi e non ho mai visto le ragazze che si facevano toccare né ho mai saputo di rapporti sessuali a pagamento".



A richiesta del pm Sangermano se sapesse di ragazze che avevano ricevuto soldi da Berlusconi, la Polanco ha risposto: "Sì, qualcuno ha detto di aver ricevuto soldi dicendomi 'guarda che bravo che è stato'". 

Oltre alla Polanco, ha testimoniato anche Giuseppe Spinelli, il ragioniere che gestiva la contabilità personale di Berlusconi. Era lui l'incaricato, secondo l'accusa, di versare i soldi alle "Olgettine". Spinelli ha confermato di aver portato ad Arcore in due anni, nel 2009 e nel 2010, circa 20 milioni di euro in contanti. I soldi venivano incassati da Spinelli tramite assegni compilati da Berlusconi e consegnati ad Arcore una volta alla settimana, generalmente il lunedì. 


Per quanto riguarda invece la gestione delle spese delle cosiddette Olgettine, Spinelli ha confermato di aver pagato a volte tramite bonifico, a volte direttamente in contanti, ma "sempre dopo aver ricevuto autorizzazione da parte di Berlusconi". I bonifici e i pagamenti in contante sono stati definiti da Spinelli come prestiti "infruttiferi" alle ragazze per permettere loro di far fronte alle spese quotidiane, come l'affitto, il pagamento delle bollette, eccetera.

"Erano ragazze che venivano dall'estero, non avevano lavoro o soldi e avevano bisogno di tutto", ha dichiarato Spinelli. Ed è proprio in relazione all'affitto che entra in gioco Nicole Minetti, consigliera regionale Pdl in Lombardia. Spinelli spiega, per quanto riguarda le spese delle ragazze che risiedevano nel residence "delle Olgettine", di aver conosciuto Nicole Minetti nella primavera 2010. "Era lei che si occupava degli affitti degli appartamenti e quindi chiedeva di effettuare i pagamenti con le provviste messe a disposizione".

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