La vendetta dei 'signori dello Spread'
Fitch non ci sta alla decisione dei pm di Trani di rinviare a giudizio i suoi uomini di punta con l'accusa di aver manipolato il mercato mediante il declassamento del rating italiano. E promette "blackout informativo' sull'Italia
"A processo i signori dello Spread". Così titolavamo lunedì. La notizia - passata inosservata o quasi sui media mainstream - era la seguente: la procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio per sette dipendenti delle agenzie di rating Standard & Poor's e Fitch. L'accusa: manipolazione del mercato continuata e pluriaggravata.
In pratica per i magistrati pugliesi il taglio del rating dell'Italia - il declassamento - deciso dalle agenzie avrebbe favorito gli speculatori della finanza.
Oggi, con una nota, ecco la 'vendetta' di Fitch che promette "con effetto immediato" una sorta di "black-out informativo" sul nostro paese.
In pratica l'agenzia di rating americana ha comunicato che "le sue comunicazioni al mercato riguardo i rating di entità ed emissioni italiane" saranno limitate "alle ricerche pubblicate in maniera formale".
L'ATTACCO. Per Fitch quella di Trani è una mossa "senza precedenti e priva di ogni fondamento". Per questo "tutte le teleconferenze, conferenze in Italia ed eventi simili aventi lo scopo di discutere entità italiane sono sospese e domande da parti terze come investitori o giornalisti» non saranno accolte. In questo caso, Fitch inviterà a esaminare i rapporti formali già pubblicati.
PRONTI A LASCIARE L'ITALIA. Quanto al rinvio a giudizio, Fitch comunica che "se non riceverà adeguate assicurazioni che questo tipo di incidente non si ripeterà rivaluterà il futuro delle operazioni in Italia".