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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nuove urne e cabine contro il voto di scambio: alla Camera la proposta di legge

Stamane approda alla Camera la proposta di legge (prima firma Dalila Nesci, deputata del Movimento 5 Stelle), per impedire il voto di scambio: novità nella scelta di presidenti di seggio e scrutatori, ma potrebbero cambiare anche urne e cabine

Il voto di scambio è un problema concreto, in Italia e non solo. Un problema che non nasce certo oggi. Da anni si sostiene che con pochi accorgimenti si possa rendere l'esercizio del voto più trasparente e meno permeabile a illeciti e distorsioni che, non di rado, ne hanno messo in dubbio la regolarità. Stamane approda in aula alla Camera la proposta di legge (prima firma Dalila Nesci, deputata del Movimento 5 Stelle), per impedire il voto di scambio politico-mafioso, il ricorso ai più ricorrenti e 'collaudati' stratagemmi per pilotare il consenso, come l'introduzione di schede già votate nell'urna prima dell'apertura dei seggi o la presenza di persone decedute negli elenchi dei votanti.

Episodi, scrive Nesci sulla relazione del testo, che vengono registrati quasi a ogni tornata elettorale e che non di rado ne hanno messo in serio dubbio la regolarità dell'esito. L'esame di questa pdl era iniziato a aprile del 2016, era stato approvata dall'aula a febbraio 2017 ma si era arenata al Senato e di conseguenza non è stato possibile applicare le nuove regole elettorali alle consultazioni politiche del marzo 2018.

"Il dibattito alla Camera - ricordano i deputati M5S - è stato piuttosto lungo, ma il testo approvato (lo stesso che viene ridiscusso in aula da lunedì, n.d.r.), ha costituito un punto di convergenza fra tutte le forze politiche e pertanto sarebbe opportuno approvarlo nel più breve tempo possibile nel corso di questa legislatura". Scopo della legge che apporta modifiche alla norme per il rinnovo della Camera e delle amministrazioni comunali, è prevenire le irregolarità.

Che cosa potrebbe cambiare

Cosa cambierà in concreto? Il primo passo riguarda scrutatori e presidenti dell'ufficio elettorale di sezione che verranno estratti a sorte negli iscritti all'apposito albo, allo scopo di "ridurre il rischio di condizionamenti: non sono rari i casi in cui la criminalità esercita pressioni, anche tramite l'uso di minacce e violenza nei confronti dei presidenti di sezione. In tali casi essi, quando non siano inclini a compromessi, non hanno talvolta altra scelta se non dimettersi dal proprio ufficio per fare posto a soggetti più disposti ad accettare le pressioni della criminalità".

"Per vanificare queste pressioni si prevede che, nel caso di dimissioni dall'ufficio, la corte d'appello proceda alla sostituzione esclusivamente tramite estrazione a sorte dall'elenco da essa appositamente tenuto". Altro criterio di garanzia introdotto dalla legge è la rotazione: presidenti e scrutatori non possono essere estratti o nominati per più di due volte consecutive nella medesima sezione.

Scrutatori e presidenti di seggio: novità in arrivo

Sono inoltre ampliate le categorie dei soggetti ai quali è interdetto di ricoprire le cariche di presidente di sezione, segretario e scrutatore, comprendendovi coloro che sono stati condannati, anche in primo grado, per reati di mafia o contro la pubblica amministrazione. Infine si prevede che i soggetti nominati componenti dei seggi elettorali debbano seguire un breve corso di formazione tenuto dal ministero dell'Interno, sulle procedure elettorali e sui modi per prevenire e individuare eventuali tentativi di broglio.

Cambiano cabine e urne?

Cambiamenti non da poco in arrivo anche per le cabine elettorali e le urne. In Italia, a differenza di altri Paesi, le cabine elettorali sono chiuse da tutti e quattro i lati. E' vero che questo sistema assicura pienamente la segretezza ma al medesimo tempo - fa notare la Nesci - garantisce fin troppe possibilità di manipolare la scheda elettorale, rendendo riconoscibile il voto. Quindi spazio alle 'cabine europee' solo con tendine laterali.

Altro anello debole della catena è rappresentato dall'urna che, in Italia, è di cartone e in cui, di conseguenza è impossibile vedere se all'interno vi siano schede elettorali già votate, messe lì in modo fraudolento, prima dell'inizio delle operazioni di voto. L'adozione di urne trasparenti, dice la legge, impedirà questo tipo di rischio, nella prospettiva di una "futura evoluzione nel senso di votazioni che si basano su sistemi di tipo elettronico".

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