Dopo lo stop della Consulta il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il disegno di legge costituzionale di abolizione delle Province, e il premier Enrico Letta, in conferenza stampa al termine della riunione, ha espresso l'auspicio che il Parlamento lo approvi ora il prima possibile. Questo ddl "abroga il termine Province dalla Costituzione", ha detto Letta, augurandosi che il Parlamento lo approvi "nel più rapido tempo possibile" in modo di andare "al superamento" delle stesse.

"L'invito al Parlamento è quello all'urgenza" ha affermato Letta. "Insieme a questo provvedimento sull'abolizione delle Province andranno prese altre misure: dobbiamo salvaguardare i lavoratori che svolgono quelle funzioni".

SI RIPARTE -  Il tema dell'abolizione delle province ha creato "nell'opinione pubblica un atteggiamento di sfiducia perché si è annunciato troppe volte questo principio", ma "finche' resta in costituzione" ogni intervento è destinato a finire in un "vicolo cieco". Così il premier Enrico Letta, in conferenza stampa a palazzo Chigi. "Abbiamo ritenuto che fosse necessario fermarsi e ripartire da capo" con un provvedimento che ci rendiamo conto essere "molto forte" perché modifica la Costituzione.

ITER - "Se verificheremo che il percorso più rapido non è la Commissione dei 40 ma la commissione Affari costituzionali useremo quella. Si è perso fin troppo tempo, non si può perdere altro tempo".

PROVINCE AL VOTO - Sulle province in scadenza naturale e non commissariate ci saranno "interventi ad hoc". Interventi "che adotteremo e di cui discuteremo nelle prossime settimane perché i tempi non sono compatibili con quelli di questo provvedimento"