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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Roma

Da Berdini solo chiacchiere, Raggi apre il casting: "Cerchiamo persona che parli di meno e lavori di più"

Il Movimento 5 Stelle a Roma cerca un nuovo urbanista: defenestrato (l'ex) assessore Berdini che da baluardo "anti cemento" è stato definito da Virginia Raggi come "capace solo di far polemiche". Ora si attendono indicazioni da Grillo e Casaleggio

ROMA - La telenovela è finita, non le polemiche. Paolo Berdini non è più l'assessore all'Urbanistica e le sue dichiarazioni di ieri hanno fatto rumore: "Le periferie sprofondano e loro pensano solo allo Stadio". Tanto è bastato per trasformarlo da baluardo anti speculazione, in nemico numero uno della giunta Raggi. Così, dopo una settimana passata sulla graticola, si è chiusa l'avventura sul carrozzone pentastellato di quello che veniva considerato una punta di diamante della squadra. 

Ci ha pensato lui da solo a rendere irrevocabili le dimissioni già presentate sette giorni fa, e respinte con riserva dalla sindaca. A mettere il carico le dichiarazioni al veleno che, nelle sue intenzioni, legano il suo addio all'accordo sullo stadio. Messo alla porta nelle ultime contrattazioni, a causa delle dichiarazioni rilasciate a La Stampa, si è ritrovato ieri l'accordo fatto. Così, dopo aver vissuto come un'onta l'ipotesi commissariamento prima e quella di due diligence sui suoi atti poi, ha deciso di mollare tutto

Raggi però già ieri ha risposto al suo ex assessore. "Adesso basta: abbiamo anche sorvolato sui pettegolezzi da bar, ora prendiamo atto che l'assessore preferisce continuare a fare polemiche piuttosto che lavorare. Noi andiamo avanti". Dal Campidoglio filtra la notizia secondo cui è stato Berdini a non voler presenziare all'incontro di ieri con la Roma, al quale era stato invitato. A provare ad abbozzare un'altra narrazione è Andrea Coia, presidente della commissione commercio, che prova a slegare le dimissioni di Berdini dalla vicenda stadio. Lo fa evocando la verifica dei suoi atti. "Bisogna capire che cosa ha fatto Berdini in sette mesi. Noi stavamo cercando di capirlo con una due diligence, perchè a parte le dichiarazioni ai giornali non ci è chiaro che cosa abbia fatto sui piani di zona e su altre cose relative all'urbanistica". 

Si apre ora il tema della sostituzione di Berdini. Le due deleghe sono state assunte dalla Raggi. L'intenzione è quella di spacchettare Urbanistica e Lavori Pubblici. Saranno quindi due i nomi da rintracciare. Tanti i no già presi: Montini, Cellammare, Salimei. Si attendono indicazioni da Milano. E nel frattempo l'obiettivo è demolire l'immagine di Berdini. Così Raggi all'ingresso in Campidoglio: "Stiamo lavorando per trovare un sostituto, soprattutto una persona che parli di meno e lavori di più. Abbiamo moltissimi dossier aperti, quello sullo Stadio è uno dei tanti, i piani di zona, i toponimi, le affrancazioni, tutte cose sulle quali bisogna lavorare in maniera costante e quotidiana".

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