La Rai e l'ipotesi commissariamento. Favorevoli e contrari

Commissariare la Rai? E' questo il punto sul quale i partiti continuano a dividersi. 

Pdl per il no - Da una parte, quindi, il partito guidato da Angelino Alfano che si dice contrario "ai partiti che vogliono mettere le mani sulla Rai: vi è una legge vigente e noi siamo contro le scelte dei partiti che potrebbero fare una battaglia legislativa con il solo fine di mettere le mani su Viale Mazzini". Dello stesso avviso Altero Matteoli (Pdl), ex ministro alle Infrastrutture nell'ultimo governo Berlusconi: "La tv di Stato è regolata da una legge e noi chiediamo di applicarla". Riguardo al commissariamento, Matteoli precisa che "non ci sono gli estremi per un simile provvedimento. Se poi il Parlamento dovesse modificare la legge Gasparri, vedremo".  Ed è proprio sulla sua legge, attaccata nei giorni scorsi anche da Pippo Baudo, che interviene Gasparri: "E' tutta una scusa del Pd che vuole occupare poltrone in Rai"

Pd e Terzo Polo favorevoli - Bersani attacca: "Il governo deve intervenire sulla governance della Rai o disporne il commissariamento" perché "c'è un limite a tutto. Sentirsi dire da Alfano che vogliamo mettere le mani sulla Rai è scandaloso. Da mesi stiamo dicendo che la Rai è un'azienda che ha il diritto di non avere le mani legate davanti alla sfida della concorrenza". Per Bersani, quindi, la strada è che "i partiti escano dalla Rai. Se non sarà così, noi ne usciremo comunque". Dopo Fini che ha esortato il premier Monti a commissariare la Rai "per mettere i partiti di fronte alle loro responsabilità", ecco Casini: "Sono d'accordo con Fini che ha parlato a nome del Terzo Polo". Una linea, quella Pd-Terzo polo, che vede di buon occhio anche l'Idv che, con Antonio Di Pietro, si limita a chiedere "dignità" per Mamma Rai.

(Nella foto Infophoto, Elsa Fornero negli studi Rai con Fabio Fazio)