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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Il legale di Berlusconi: "Napolitano ha indicato un percorso per la grazia"

Franco Coppi, difensore di Silvio Berlusconi: "Napolitano ha voluto sdrammatizzare sul carcere e ha indicato un percorso al termine del quale, eventualmente, si potra' ragionare sulla grazia"

"Il presidente ha voluto sdrammatizzare sul carcere e ha indicato un percorso al termine del quale, eventualmente, si potra' ragionare sulla grazia". Lo afferma Franco Coppi, difensore di Silvio Berlusconi, commentando in un'intervista al Corriere della Sera la nota del Quirinale.

"Mi sembra che il presidente non intenda assumere nessuna iniziativa se non c'e' una domanda (di grazia ndr). E' vero - spiega Coppi - che non e' stata presentata nessuna domanda di grazia pero' quello del presidente mi sembra un messaggio molto calibrato, molto attento ad immergere la questione in un quadro politico generale avendo come obiettivo quello di ricreare un clima di solidita' e di serenità".

"Il presidente ha voluto tracciare il quadro complessivo di tutte le soluzioni e credo che lo abbia fatto anche un po' per sdrammatizzare e togliere di mezzo questo tema secondo il quale senza la grazia Berlusconi debba finire assolutamente in carcere. Credo che il presidente abbia ricordato che ci sono anche tante altre soluzioni. Il presidente ha addirittura indicato la norma del codice di procedura penale che deve essere seguita. Avendo escluso provvedimenti motu proprio, l'alternativa e' ovviamente quella della richiesta a cui segue una serie di adempimenti".

"ADESSO BASTA" - "Mi pare che il presidente Napolitano abbia ribadito un concetto che avrebbe dovuto essere cosa ovvia e scontata da settimane: ovvero, che l'Italia e' uno stato di diritto e le sentenze passate in giudicato si rispettano e si applicano". Lo afferma Stefano Fassina, viceministro dell'Economia del Pd, in un'intervista alla Stampa. Napolitano, spiega, afferma "in modo inequivocabile il primato della legge" e "la divisione dei poteri e il rispetto dell'indipendenza della magistratura. In un secondo momento, e anche questo mi pare una considerazione ovvia - aggiunge Fassina -, il Capo dello Stato riconosce che Silvio Berlusconi e' il leader di una forza politica importante, e che per definizione la sentenza ha determinato una situazione di tensione nel Pdl. E data la rilevanza del Pdl, anche nel governo e nel sistema politico".

Napolitano boccia Berlusconi: "Sentenza definitiva, va rispettata"

Per Fassina il richiamo del Colle alle "conseguenze pesantemente negative di una crisi di governo" e' rivolto "a chi nel Pdl vorrebbe scaricare quelle tensioni sul quadro istituzionale e sul governo. Mi sembra piuttosto un invito a tutti, ma in particolare a chi ha minacciato la stabilita dell'esecutivo, a mettere al centro l'esclusivo interesse del Paese". Per il Pdl Fassina auspica quindi "un ricambio della leadership e a un'evoluzione pienamente europea" conseguente a un "riconoscimento della chiusura di una fase storica"

"INECCEPIBILE" - "Ineccepibile". Il quotidiano cattolico Avvenire loda apertamente l'intervento di ieri del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Rigoroso e realistico. Coinvolgente per intensita' istituzionale e per senso politico - scrive in prima pagina il direttore Marco Tarquinio -. Il meditato intervento del Capo dello Stato sul caso apertosi con la definitiva condanna dell'ex premier (e leader del secondo partito di governo) Silvio Berlusconi per frode al fisco e agli azionisti Mediaset - valutazioni e indicazioni che in diversi modi sentiamo assonanti con quanto da noi annotato su queste stesse colonne - e' un pressante ed esplicito richiamo alle autentiche priorita' del Paese e della nostra gente e ai 'doveri' che tutta la classe dirigente, ma in modo speciale quella di partito, e' chiamata oggi a onorare".

"Una precondizione essenziale - prosegue il giornale dei vescovi -, ben chiara ai principali attori politici, Berlusconi compreso, e' la tenuta dinamica dell'attuale e straordinario quadro di governo. S'impone per accompagnare il 'rilancio dell'economia e del lavoro' e per consentire al Parlamento di sviluppare una saggia azione di riforma delle istituzioni (giustizia compresa, ne siamo piu' che mai convinti) e della legge elettorale". Secondo Avvenire, "questa e' la sola 'grazia' possibile, quella che gli italiani meritano dopo troppi anni di ingiusta condanna alla battaglia senza quartiere e senza costrutto". "Ed e' possibile, pur nelle difficolta', proprio ora", conclude Tarquinio.

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