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Martedì, 16 Aprile 2024
Evasione fiscale

La Corte dei Conti boccia il redditometro

Tanto clamore mediatico per il nuovo strumento 'antievasione' che, però, "porterà pochi vantaggi". Tutto conseguenza "del rischio di acquisti in nero e di calo dei consumi"

La Corte dei Conti ha forti dubbi sull'efficacia del redditometro. Nel Rapporto 2013 sul coordinamento della finanza pubblica, presentato la scorsa settimana, la magistratura contabile afferma che "il clamore mediatico suscitato dal nuovo meccanismo di ricostruzione sintetica dei redditi appare francamente sproporzionato alle limitate potenzialità dello strumento e alla presumibile efficacia dello stesso che, continuerà, inevitabilmente, a costituire un criterio complementare per l'accertamento dell'Irpef".

La Corte dei conti porta l'esempio dello 'spesometro', ossia la rilevazione sistematica delle operazioni verso i consumatori finali di importo pari o superiore a 3.600 euro: stumenti come questo comportano dei ''rischi'' quali indurre ''effetti negativi sui consumi o, peggio, incrementare la propensione ad effettuare acquisti di beni e servizi in nero".

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