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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Referendum

Referendum, accuse incrociate tra Sì e No: "Violato il silenzio elettorale"

Polemiche a non finire tra i due comitati che si rinfacciano a vicenda di aver proseguito la campagna elettorale sui social. E il Pd accusa il M5s: "Rubata la foto del comizio di Renzi"

Accuse incrociate di violare il silenzio elettorale tra i comitati del Sì e del No al referendum costituzionale. E' trascorso anche così il giorno in cui per legge si è obbligati a sospendere (pubblicamente) la campagna alla vigilia del voto. Embargo dribblato pure da Fi che ha voluto dare notizia dell'incontro tra Silvio Berlusconi e i giovani volontari della campagna #IovotoNo, nota seguita da video dell'ex premier postato su Fb. E non sono mancati i commenti dalle file dem per "l'ultima bufala M5s": aver postato su Fb e poi rimosso la foto della piazza di Renzi ieri gremita a Firenze "per coprire il flop" di quella di Grillo a Torino per la chiusura della campagna referendaria.

A dare il via alla polemica, una nota del comitato Basta un sì: "La pubblicazione sulla pagina Facebook del Comitato per il No di un video con protagonista Anna Falcone, vicepresidente dello stesso Comitato, determina la rottura del silenzio imposto alla vigilia del voto", ha scritto il presidente Antonio Funiciello, aggiungendo: "Mancando norme certe sul rispetto di tale silenzio sui nuovi mezzi di comunicazione quel post rappresenta un segnale che indurrà anche tutti gli altri soggetti interessati a sentirsi liberi di proseguire sui social e sul web la campagna per il referendum di domani". Subito dopo è toccato a Deborah Bergamini, responsabile Comunicazione di Fi, a vergare un'altra nota di denuncia: "Mi preme segnalare che il comitato Bastaunsì, non soddisfatto delle decine di milioni di euro che finora ha speso nella campagna referendaria, continua a fare propaganda a pagamento anche oggi, giorno di silenzio elettorale, attraverso una pubblicità presente sul motore di ricerca Google. Tra l'altro la pubblicità del comitato per il Sì è ingannevole e subdola in quanto attribuisce al presidente Berlusconi una volontà di voto opposta a quella da lui espressa chiaramente a favore del No".

Referendum costituzionale, le foto delle due campagne (Ansa)

Nemmeno un'ora dopo dalla "sede centrale" di Fi è arrivata la nota che riferiva del rientro a Roma degli "equipaggi di 'Missione Italia', il convoglio composto da 15 autovetture Fiat 500 col logo di Forza Italia e recanti lo slogan #IovotoNo. Il presidente Berlusconi, incontrando a Roma i 40 volontari, coordinati da Simone Furlan, che hanno reso possibile questo evento, ha voluto ringraziarli - riferisce ancora il partito - per l'impegno e il sacrificio di tempo, affetti e lavoro messo in campo per promuovere una battaglia di libertà. L'entusiasmo e la partecipazione registrati lungo il percorso hanno dimostrato che esiste un grande popolo azzurro, di militanti, di donne e di uomini, non professionisti della politica che hanno voglia di fare qualcosa per il nostro paese". E, non pago, Berlusconi ha postato poi su Facebook il video dell'incontro: "Oggi ho incontrato i ragazzi di Missione Italia, che hanno concluso il loro tour per sostenere le ragioni del NO al Referendum di domenica. Con l'occasione abbiamo fatto due chiacchiere, ricordando, per esempio, che Renzi ha detto che se perde non solo lascia il governo, ma proprio la politica... Meno male!", ha scritto.

Referendum 4 dicembre, italiani al voto

Immediata la protesta del comitato Basta un sì: "Anche Silvio Berlusconi rompe il silenzio pre-voto con un video su Facebook. È il segnale inequivocabile che nel fronte del No cresce sempre di più la paura di perdere". Ad aprire un altro fronte è stato ancora il comitato Basta un sì, che ha denunciato "l'ennesima clamorosa bufala che giunge da uno dei principali attori del fronte del No al referendum": si tratta di "un post apparso ieri sera sulla pagina Facebook del Movimento Cinquestelle di Livorno: sopra una foto raffigurante una piazza affollata, la scritta 'Torino stasera! #IoVotoNo'", scrive allegando la foto del post sott'accusa che sarebbe poi stato cancellato. "Peccato - ha fatto notare - che quella piazza non fosse quella che ospitava il raduno nel quale Grillo ha fatto sapere che sarebbe stato contento anche di perdere (e noi glielo auguriamo). Si vede chiaramente che si tratta invece di piazza della Signoria a Firenze, dove Matteo Renzi ha chiuso ieri sera, veramente tra la folla, la campagna per il Sì". Episodio su cui ha chiosato la vicecagruppo del Pd alla Camera, Alessia Morani: "Sono dei mistificatori della realtà e la cosa più grave è che lo fanno con dolo, secondo il principio che quello che è virale è reale. Nonci abitueremo mai alla disonestà delM5S: dalle firme false alle foto rubate il passo è breve". 

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