Referendum: "Voto all'estero a rischio brogli", M5S accusa Alfano e Gentiloni 

Il voto degli oltre 4 millioni di italiani all'estero sarà decisivo per stabilire l'approvazione o la bocciatura del Referendum costituzionale, ed è per questo che nelle ultime ore si fa pressante l'interesse verso le schede elettorali che sono state spedite dai nostri connazionali e che stanno arrivando in queste ore a Roma. "Il Viminale e la Farnesina non hanno fatto nulla per garantire la regolarità del voto degli italiani all'estero che è seriamente a rischio brogli". Lo denuncia il Movimento 5 Stelle con una nota congiunta dei parlamentari pentastellati delle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato.

"Plichi senza la scheda elettorale, spedizioni ad indirizzi dove non risiede più il votante ed erronei invii di plichi ad indirizzi sbagliati - proseguono i 5 Stelle - Abbiamo denunciato più volte le superficiali procedure di spedizione dei consolati ma quello che sta emergendo negli ultimi giorni, dipinge un quadro ancora più preoccupante e allarmante.

"Non solo: la procedura non prevede nessuna firma o esibizione di un documento per votare - attaccano gli esponenti pentastellati - in questo modo, grazie anche ai gravi errori dei consolati, una persona può votare al posto di un'altra, falsando palesemente la contesa elettorale. Alfano e Gentiloni, da noi interpellati in Parlamento sulla questione, hanno fatto spallucce e dato risposte evasive, mostrando incompetenza e indifferenza". "Invece che rimanere in un indegno silenzio - concludono - dovrebbero dirci quanti plichi elettorali sono stati inviati, quanti sono giunti effettivamente a destinazione e quanti sono tornati indietro per mancanza di destinatario".