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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Solo Merkel resiste allo "tsunami populista": i 6 mesi che hanno cambiato i volti dell'Europa

Prima la Brexit ha defenestrato il premier inglese Cameron, poi il presidente francese Hollande ha rinunciato a ricandidarsi e ora l'Italia assiste alle dimissioni di Renzi. Solo la Cancelliera tedesca Merkel vedrà da leader in carica l'uscita di scena a gennaio di Obama

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Travolto dalla crisi, con una popolarità in declino ormai irreversibile, il presidente francese Francois Hollande ha annunciato che non si ricandiderà per le elezioni presidenziali francesi che si terranno il 23 aprile 2017. Il capo dell’Eliseo ha spiegato di aver scelto così "per il bene del Paese".

La Francia adesso si prepera ad assistere ad un rimpasto di governo, non appena il suo premier, Manuel Valls, lascerà Matignon per dedicarsi alla campagna elettorale. L'annuncio ufficiale di Valls della sua candidatura alle primarie socialiste è attesa per questo pomeriggio alle 18:30 per sfidare la destra che candida Francois Fillon, e l'estrema destra del Front National, Marine Le Pen.

Il favorito è l'attuale ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve, ma allontanarlo da Place Beauvau pone dei rischi in una Francia ancora troppo vulnerabile agli attentati. Altri tre nomi circolano con insistenza, quelli di due fedelissimi, Stefan Le Foll (portavoce del governo) e Marisol Touraine (ministra degli Affari sociali) e quello di Najat Vallaud-Belkace (ministra dell'Istruzione). La figura preferita da Valls, il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian, sembra perdere posizione per entrare a Matignon, secondo Le Monde.

Le primarie socialiste sono previste per il 22 e 29 gennaio 2017. Nel campo già affollato degli aspiranti candidati alla presidenza a nome della sinistra, Valls è considerato il meglio piazzato per diventare l'uomo del Partito Socialista in gara per l'Eliseo. Secondo un sondaggio IFOP pubblicato da Le Journal de Dimanche, il fatto che Hollande a candidarsi ha rafforzato notevolmente la sua posizione: il 45% dei simpatizzanti di sinistra interrogati ora dice di auspicare che il premier si candidi, a fronte di un 38% che lo voleva prima della rinuncia del presidente uscente.

Valls è così ampiamente in vantaggio nei desideri dei potenziali elettori alle primarie della sinistra rispetto ad Arnaud Montebourg (25 %) e a Benoît Hamon (14 %). Ampiamente distanziati seguono Marie-Noëlle Lienemann (8 %), Gérard Filoche (5 %), François de Rugy (2 %) e Jean-Luc Bennahmias.

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