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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica Italia

Crisi di governo, parla Renzi: "Se Conte vuole, ci cacci"

"Non molliamo di un centimetro". È arrivata l'attesa risposta di Renzi a Conte, e dopo lo scontro aperto in conferenza stampa i toni fanno pensare tutt'altro che a una riappacificazione. Nel gioco del passaggio del cerino ora la palla passa al Premier

"Qui a Firenze c’è un sole bellissimo, sembra già Primavera". Si chiude così un durissimo post di Matteo Renzi che su Facebook dà l'ultimo colpo di scalpello al governo dopo la crisi aperta nei rapporti con il premier Conte conclamata ieri dopo le tensioni delle ultime settimane.

Il senatore toscano e leader di Italia Viva non ha rapporti con il premier da tempo e gli ultimi scontri sono avvenuti solo per interposta persona o a mezzo stampa. Difficile pensare che in queste condizioni possa proseguire l'esperienza di Governo anche perché senza i voti dei renziani in Senato il governo non ha la maggioranza per far passare la riforma delle giustizia. Ed è proprio sulla giustizia ed in particolare sulla prescrizione che si svolge l'ultima battaglia.

Che cosa ha detto Matteo Renzi

In un post sui social Renzi risponde alle parole pronunciate in conferenza stampa del premier Conte in conclusione del consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla Riforma del giustizia, senza i voti dei ministri di Italia Viva.

"Pd e Cinque Stelle hanno la stessa posizione sulla giustizia - attacca Matteo Renzi marcando la distanza di Italia Viva - Pur di fare un’alleanza strategica i dem rinunciano al garantismo. Noi invece no: noi non accetteremo mai il giustizialismo che è la forma peggiore di populismo.

"La posizione del Lodo Conte è incostituzionale secondo i principali esperti. Cercheremo di cambiarla in Parlamento prima che venga bocciata dalla Corte Costituzionale come già avvenuto in settimana alla Legge Bonafede." spiega il senatore fiorentino preannunciando come lo scontro con la maggioranza proseguirà in Parlamento.

"Questa per noi è una battaglia culturale. Non molleremo di un solo centimetro. Il PD ha scelto di seguire i grillini, noi abbiamo scelto di seguire le persone competenti: avvocati, magistrati, esperti della materia."

Ma il post finisce con un climax che dimostra quanto siano ormai sfilacciati i rapporti con Conte: "Se il Premier vuole cacciarci, faccia pure: è un suo diritto! E Conte è il massimo esperto nel cambiare maggioranze. Se invece vogliono noi, devono prendersi anche le nostre idee. Alleati, non sudditi".

La chiusura con una metafora calcistica

"Trovo il tono di Conte sbagliato, ma ai falli da dietro del premier rispondiamo senza commettere falli di reazione."

Un passaggio del cerino, come a spiegare di non avere intenzione di aprire una crisi di governo conclamata ritirando i ministri ma un lento logoramento.

"Se hanno pronto un Conte Ter senza di noi, prego, si accomodino. Noi pensiamo all’Italia e teniamo alte le nostre battaglie. Buona giornata a tutti!"

Meno uno, diremo noi.

Crisi di governo, che cosa succede ora

Mentre Renzi picconava il governo i pontieri di Italia Viva tentavano di tenere aperto uno spiraglio con gli alleati assicurando che la prossima settimana voteranno la fiducia chiesta per l'approvazione del decreto Milleproroghe, testo che non contiene più il riferimento alla prescrizione.

Le stesse fonti di Iv spiegano: "Sulla prescrizione manteniamo le nostre idee. Il lodo Conte è incostituzionale. Ora è stato inserito in un Ddl, quando arriverà in Parlamento si vedrà. Ma sulla velocizzazione dei tempi della giustizia abbiamo sempre detto che per noi e' una priorità".

Ma le provocazioni tra "alleati" non finiscono: "Ieri, per esempio, il testo del Ddl portato in Cdm convocato alle 20 ci è arrivato alle 20.30 e senza lodo Conte dentro. E noi saremo i maleducati?".

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