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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Italia

L'ultimatum di Renzi: "Sfiducia a Bonafede". Poi un nuovo governo 'dei ragionevoli'

"Eliminare la riforma Bonafede entro Pasqua o Italia viva presenterà una mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia". Arriva dagli studi di Porta a Porta l'ultimatum di Renzi al governo Conte Bis. Poi propone un governo "Maccanico" per modificare la legge elettorale

Tanto tuonò che alla fine piovve. Arriva così dagli studi di Porta a Porta l'ultimatum di Renzi al governo Conte Bis: "Se la maggioranza non accetta di eliminare la riforma Bonafede entro Pasqua, Italia viva presenterà una mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia". 

"Spero ci sia buon senso e si arrivi tutti all'accordo" ha detto Matteo Renzi durante la registrazione della puntata di questa sera. Ma per Renzi la sfiducia a Bonafede non porterà alla caduta del governo: "Non credo..."

Eppure ben sa il senatore di Firenze che sfiduciare Bonafede, porta bandiera della delegazione pentastellata al governo giallorosso, porterà una reazione da parte del Movimento 5 stelle e la caduta dell'esecutivo. Tanto che mentre ancora era in registrazione la puntata di Porta a Porta è arrivato il commento del numero due di palazzo Chigi, Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: "Alfonso (Bonafede) non si tocca".

Renzi, l'ultimatum a Bonafede (e a Conte)

"Certo il governo deve verificare se va avanti o no" spiega Renzi che argomenta:

"Il problema del governo non l'abbiamo posto noi, io non ho mai detto 'tolgo la fiducia a Conte', se mai lui ha tolto la fiducia a Iv con alcune dichiarazioni dure sulla giustizia. La mia preoccupazione credo non sia, voglio togliere Conte, altrimenti non si spiega che abbiamo fatto partire un governo contro l'Italexit. Certo il governo deve verificare se va avanti o no".

Poi l'attacco diretto al Movimento 5 stelle: "Se Conte vuole fare la cura da cavallo cominci abolendo il reddito di cittadinanza che è un fallimento". Un argomento non nuovo per Italia viva, che appena ieri con la senatrice Parente aveva duramente attaccato i dati presentati dal presidente dell'Anpal Mimmo Parisi

M5s e Pd hanno provato a "buttare fuori" Italia Viva, ma non ci sono riusciti" aveva detto Matteo Renzi durante la registrazione di `Porta a porta'.

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"C'hanno provato, hanno provato a raccogliere i senatori responsabili. Non c'è niente di male, finché siamo in una democrazia parlamentare se il presidente del Consiglio o qualche suo collaboratore dicono `togliamoci di torno Renzi perché non ci dice di sì', fanno bene a provarci. La prossima volta farebbero meglio a riuscirci".

"Se vogliono i nostri voti prendessero le nostre idee, una ogni tanto" spiega ancora Renzi che poi annuncia che Italia Viva voterà con la maggioranza la fiducia sul decreto intercettazioni, così come per altro fatto oggi in commissione al Senato.

Renzi va oltre Conte: "Elezioni diretta del presidente del consiglio"

Poi Renzi lancia il sasso oltre la crisi e inizia a intavolare le possibili alleanze per il dopo Conte. Un appello che Renzi rivolge a Zingaretti, Di Maio, Crimi, Conte, Leu, Salvini, Meloni, Berlusconi: 

"Portiamo il sistema dei sindaci a livello nazionale per eleggere il sindaco d'Italia, la soluzione è l'elezione diretta del presidente del Consiglio".

L'attacco a Conte, che si era definito poco più di un anno fa, l'avvocato degli italiani è più sfumata. Ma non sfugge all'occhio più attento. Tanto è vero che l'appello a eleggere il sindaco d'Italia lanciato da Renzi è un modo di rilanciare la posizione di Italia Viva sulla riforma della legge elettorale, ed è accompagnato da una raccolta di firme lanciata sul sito di Italia Viva.

Renzi propone un nuovo governo "dei ragionevoli"

Per realizzare la riforma del "sindaco d'Italia", cioé l'elezione diretta del premier, Renzi propone due schemi possibili: O continua il governo Conte con un patto tipo Nazareno con le opposizioni (che assicurerebbero il sostegno istituzionale alle riforme), o si fa un governo tipo quello tentato nel 1996 da Antonio Maccanico.

Il poltico irpino, nei primi mesi del 1996 dopo le dimissioni di Dini, fu incaricato dall'allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro di formare un nuovo governo: il tentativo di costituzione di un governo tecnico presupponeva un'intesa di fondo tra i due poli. Ma Maccanico sciogliese negativamente la riserva non riuscendo a trovare il consenso atteso. 

Così Maccanico restò il nome di un governo mai nato che prevede una ipotesi di riforme istituzionali, ed è considerato come una delle grandi occasioni perdute per la politica italiana.

Cosa ha detto Matteo Renzi a Porta a Porta

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Matteo Renzi parla con Bruno Vespa durante le registrazioni di Porta a Porta (Foto ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

La crisi di governo è al suo giorno più lungo: oggi Italia Viva ha posto un altro serio sgambetto all'alleanza con Pd, M5s e Leu.

Italia Viva vota con le opposizioni, M5s: "Vero problema gli irresponsabili già imbarcati"

In Commissione Giustizia alla Camera un emendamento "salva Bonafede" presentato dal Movimento 5 stelle è stato approvato solo grazie al voto della presidente Francesca Businarolo (m5s): Italia Viva aveva infatti votato con le opposizioni contro l'emendamento soppressivo del disegno di legge Costa, ddl che a sua volta sospende la riforma Bonafede sulla prescrizione. Esattamente il motivo di scontro tra Renzi e Conte su cui si è inceppato il governo giallorosso.

Che cos'è la prescrizione e perché se ne parla

Il ddl firmato dal forzista Enrico Costa va così in Aula con il parere contrario della Commissione e l'assemblea di Montecitorio lo esaminerà dopo il ddl intercettazioni.

Di ennesima provocazione nei confronti del governo parla il vicecapogruppo del Pd alla Camera dei Deputati, Michele Bordo. "Questa guerriglia quotidiana di Renzi è diventata ormai insopportabile perché mina alla base la tenuta del Governo".

"Una cosa è certa: in questo modo è davvero complicato andare avanti. Italia Viva chiarisca subito la sua posizione perché non è possibile stare contemporaneamente all'opposizione e al Governo. Per quanto ci riguarda, non saremo disponibili a tollerare ancora per molto questa situazione.

"Renzi - conclude la nota di Bordo - si assuma le responsabilità di fronte al Paese se ha deciso di favorire il ritorno di Salvini e della destra".

Cerno: "Renzi ha una maggioranza"

Di un governo alla fine dei suoi giorni parla il neo parlamentare di Italia Viva Tommaso Cerno che intervenendo in radio spiega: "Il governo arriva a Pasqua? Con fatica, all'estate è già più complicato. C'è una maggioranza in cui Renzi ha 18 voti necessari al Senato".

"Un governo ridicolo, un governo di cialtroni". Tommaso Cerno si esprime così a Un giorno da pecora il senatore che 24 ore fa ha lasciato il Pd. "Ho annunciato che passo a Forza Italia Viva... Sono stato eletto nel Pd e sono rimasto nel Pd fino a quando non è arrivato Zingaretti, con Franceschini e Bettini. E non ho più capito da dove si cominciava... Sono arrivati da un po' ma gli effetti si vedono adesso".

"Alle 20 ieri ero da Renzi a Palazzo Giustiniani e ho detto che sarei passato a Italia Viva per distinguermi sul tema della prescrizione. Non sono d'accordo con un paese in cui ci sono governi a vita col proporzionale e processi a vita. I governi e i processi devono durare per un tempo ragionevole", spiega ancora. "Ho chiamato Renzi per dire 'voglio venire con te'? Devo dire che ha chiamato più lui. Mi ha chiamato 2-3 volte al giorno prima di partire per il Pakistan", dice riferendosi al dialogo con Renzi.

Intanto ieri sera Cerno era nella trattoria di Trastevere Renzi ha riunito i suoi.  "Erano 50, divisi in vari tavoli. Renzi è stato praticamente sempre in piedi. Sembrava lo spogliatoio di uno stadio..." racconta Titti Mambrini -titolare del ristorante 'Da Teo' a Trastevere- a Un giorno da pecora.

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Italia Viva in trattoria, foto da Twitter @CatelloVitiell1

"C'era molta allegria, c'erano cori da stadio. Se la sono presa con una squadra di calcio... Durante la foto di gruppo hanno cominciato a cantare 'Juve m...'... Juve merda? Bravo... Chi aizzava era un po' Giachetti, saltellavano tutti insieme... "

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