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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Renzi premier fa "sbroccare" il centrodestra

E' caos alla destra del futuro premier. Alfano: "Berlusconi ammetta i suoi errori, basta inutili idioti". Forza Italia insorge. Toti: "Ncd stampella della sinistra". Tutti contro tutti: Giovanardi, Galan e perfino La Russa

Utili idioti. Da Berlusconi ad Alfano. Inutili idioti. Da Alfano a Berlusconi. In mezzo, il caos puro. Il centrodestra - nei giorni della nascita del governo Renzi - è sull'orlo di una crisi di nervi. La staffetta al governo tutta interna al Pd non ha fatto altro che allontanare ancora di più i due ex partner, Berlusconi e Alfano. 

ALFANO - Primo strale di giornata è quello scagliato dal leader di Nuovo centrodestra. "Sabato scorso ho visto un Berlusconi irriconoscibile ai miei occhi, rabbia e rancore non sono stati mai connotati del Berlusconi che conoscevo. Non siamo mai stati così distanti. Si è circondato in questi anni di troppi inutili idioti, a questi comunichiamo da oggi che migliaia di donne e uomini eletti con le preferenze nelle amministrazioni saranno per strada a spiegare che sono stati inutili idioti che hanno rovinato il sogno di Berlusconi. Il Ncd farà la rivoluzione liberale". E ancora: "Diciamolo con franchezza. Se ci siamo rotti le scatole di sentire dire dopo vent'anni le stesse cose, figuriamoci i 7 milioni di italiani che non hanno più votato Fi e Pdl. Ci siamo rotti le scatole di sentirci dire: 'Se vi battete contro l'oppressione fiscale e quella giudiziaria e burocratica, perchè avete perso e non avete vinto in questi vent'anni?' Sarà bene spiegare perchè abbiamo perso: forse perchè non abbiamo avuto il coraggio di osare, la coerenza e la tenacia di andare avanti, forse perchè sono stati fatti troppi errori. Forza Italia riconosca che in questi vent'anni di errori ne sono stati fatti e la smettano di prendersela con noi insultandoci".

RABBIA FORZA ITALIA - A rispondere ad Alfano è Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia e ospite domenica pomeriggio di Lucia Annunziata alla trasmissione In mezz'ora. Per Toti gli alfaniani "hanno una responsabilità gigantesca. Hanno spaccato il fronte moderato aprendo la strada a provvedimenti che hanno nuociuto al Paese. L'asse si era spostato a sinistra. Quando Berlusconi parla di utili idioti, al netto degli idioti, loro sono stati la stampella del governo di sinistra. Hanno fatto una scelta a nostro modo nociva anche dal punto di vista umano. Sono tutti nominati da Berlusconi e ancora oggi sono lì per quello. Oggi stanno volontariamente andando a sostenere un governo nato dal Comitato centrale di un partito". Quanto a Renzi e al Pd, Toti spiega come Forza Italia "ha fatto un accordo non solo sull'Italicum ma anche sulla riforma del Senato e sul titolo V e ieri abbiamo ribadito al Capo dello Stato che lo rispetteremo fino in fondo. Vedremo se sarà in grado Renzi di rispettarlo, perchè se il Pd farà slittare questa legge elettorale sarà sintomatico che non intende fare le prima delle riforme e quindi ci riterremo liberati da questo patto".

GIOVANARDI - Finisce Alfano e inizia Giovanardi. In una nota il senatore di Nuovo centrodestra mette il carico: "Bravo Alfano, non se ne può più degli inutili idioti che ringhiano e minacciano nella illusione di compiacere il capo. All'amico Silvio Berlusconi ricordo che il comunismo vero lo abbiamo combattuto e vinto noi prima della caduta del muro di Berlino e che i suoi grandi meriti non lo autorizzano ad insultare chi non ha accettato un contrordine compagni di guareschiana memoria, nel momento in cui ha deciso di cancellare il Pdl, il suo Segretario e gli organi eletti al congresso insieme al concetto stesso di democrazia interna di partito".

GALAN - Ecco la replica di Giancarlo Galan: "Angelino Alfano ha addirittura il coraggio di parlare? Ha trascinato il Pdl sotto il 10% nei soli primi sei mesi della sua segreteria. Grazie alla sua memorabile guida ogni appuntamento elettorale che ha incontrato è stato un problema, anche, e soprattutto quelli in casa sua, Regione Sicila e Agrigento. Una segreteria di partito conquistata semplicemente grazie a Silvio Berlusconi. Non ricordo che a quel tempo Alfano si battesse o avesse interesse per le primarie. Lui che è stato al governo in rappresentanza di un partito che non rappresenta più, senza minimamente tutelare gli interessi dell'elettorato, degli italiani che chiedevano politiche economiche molto diverse, tenta di rimanere ancora con qualche incarico parlando di rivoluzione liberale? Non c'è limite al peggio".

LA RUSSA ATTACCA DA DESTRA - Non poteva farsi attendere l'attacco bilaterale di Fratelli d'Italia che grazie a questo scontro si sta candidato a forza nuova del centrodestra italiano. "Lo spettacolo poco decoroso che stanno offrendo l'uno contro l'altro esponenti sia del partito di Alfano che di Forza Italia fa dubitare che con loro possa in futuro costruirsi una coalizione vincente di centrodestra". A parlare è Ignazio La Russa. "Insulti reciproci a parte, resta il fatto che sia Alfano che Forza Italia sembra facciano a gara a coprire il ruolo più o meno nascosto di spalla di Renzi, capo della sinistra. Noi di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale mai stati così orgogliosi della nostra autonomia e specificità sempre coerente con l'impegno mai con la sinistra sempre con gli italiani".

CHIUSURA DI ALFANO - Tornando alle questioni di governo, ecco la mano tesa a Matteo Renzi. Un'opa su chi sarà la stampella "di destra" del nuovo governo: "Noi non vogliamo perdere tempo, ma solo ottenere di scrivere il programma insieme. Se il programma si scrive come diciamo noi, siamo pronti a far parte di un governo rivoluzionario e riformatore".

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