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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Renzi scatenato contro i gufi: "Smentiti dal jobs act, hanno paura di andare a casa"

Il premier a tutto campo: "Se al referendum vinciamo noi un politico su tre va a casa. Per forza sono tutti contro". E sulla riforma del lavoro: "A maggio il dato di occupazione più alto da quattro anni. Il jobs act sta funzionando"

"E' normale" che i politici vogliano votare no al referendum sulle riforme costituzionali perché "se vinco io, se vinciamo noi, uno su tre va a casa. Per forza tutti i politici sono contro". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi durante un incontro con cento studenti tra i 23 e i 26 anni selezionati dalla società di consulenza Bcg.

"Se i cittadini vogliono il ping pong istituzionale tra Camera e Senato non c'è problema, se lo tengano. Ma chi vuole un sistema più semplice può votare Sì al referendum", ha aggiunto Renzi. 

In caso di vittoria, il premier resterà in sella. Ma non per sempre: "Se non mi mandano a casa prima, massimo massimo nel 2023 sarò un libero cittadino che nei palazzi della politica non ci entra neanche per un caffè".

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JOBS ACT - La facondia del premier si è poi "spostata" su Facebook, dove Renzi ha commentato i dati Istat (positivi) sulla disoccupazione in Italia: "Il mercato del lavoro è finalmente in movimento, perché il Jobs Act sta funzionando", ha detto Renzi in riferimento ai 51mila occupati in più registrati ad aprile. "Abbiamo smentito i gufi che fino a ieri sostenevano che, una volta cessati gli incentivi, l'andamento dell'occupazione avrebbe ricevuto uno stop. Niente di più falso. È sufficiente? No. C'è ancora da tanto da fare, ma siamo sulla buona strada". 

Renzi al Meeting di Cl a Rimini

"A maggio 2016 - rileva - abbiamo registrato il dato di occupazione più alto da quattro anni a questa parte, con quasi mezzo milione di occupati in più da quando sono in carica. In un anno l'occupazione è aumentata più dell'1%, pari a 215 mila persone, mentre il numero degli inattivi è sceso di 292 mila unità. I disoccupati, in un anno, sono scesi di 93 mila unita. Non solo. In un anno, i lavoratori a tempo indeterminato sono aumentati di 279 mila unità, pari all'1,9%. Buone notizie anche per i giovani: tra i 15 e i 24 anni gli occupati sono 988.000, in aumento di 11.000 unità su marzo e di 74.000 unità su aprile 2015". 

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