Renzi negli Usa, sogna la Silicon Valley ma litiga sull'articolo 18
Il viaggio americano del premier, che oggi fa tappa nel centro propulsore tecnologico mondiale, "funestato" dalla infinite polemiche sulla riforma del lavoro
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si trova a San Francisco, dove ha incontrato imprenditori, top scientists e opinion leaders della Silicon Valley. Oggi, nell'agenda del viaggio negli Stati Uniti, appuntamenti con imprenditori italiani del settore high-tech, visita a Twitter, alla Scuola Internazionale Italiana di San Francisco e a Yahoo!.
Intanto, è ancora scontro sulla riforma del lavoro e sull'articolo 18, soprattutto all'interno del Pd. Il presidente del Consiglio ieri ha risposto alle contestazioni della minoranza interna al partito: in una lettera agli iscritti si è rivolto alla "vecchia guardia" che vuole "riportare il Pd al 25%", poi ha rincarato la dose con una serie di dichiarazioni in tv: "Nel mio partito c'è chi pensa che si possa continuare con un 'facite ammuina' per cui non cambia niente e Renzi fa la foglia di fico: sono cascati male, ho preso questi voti per cambiare l'Italia davvero" ha detto.
Il tema fa discutere anche i sindacati. Dopo l'apertura della Cgil, che ha invitato il premier alla discussione sulla riforma dell'articolo 18, anche il leader della Uil, Luigi Angeletti, si è detto disponibile al dialogo ma ha avvisato: "Guai a toccare le forme di tutela che ci sono già". Un invito a superare l'articolo 18 è arrivato invece da Confindustria: "Io sono favorevole all'abolizione - ha detto il presidente Giorgio Squinzi - in tutto il mondo ci dicono che in Italia non si può investire perché c'è l'articolo 18 e quando assumi un dipendente è per la vita". Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha aperto a eventuali modifiche del Parlamento: domani il Jobs Act approda in aula al Senato.
