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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Renzi da Vespa: "E' dura ripartire, ma taglieremo le tasse sul lavoro"

Il premier ospite di Porta a Porta: "Con la nuova legge di stabilità abbasseremo le tasse sul lavoro. Il Pil? Pessimista, non è sufficiente per ripartire. Sblocco dei salari? I soldi si possono trovare. La reazione dei sindacati delle forze dell'ordine è inaccettabile"

ROMA - E' dura ripartire e crescere economicamente: lo ammette Matteo Renzi, che ieri sera è stato ospite di Porta a Porta, nella prima puntata della nuova stagione del format di Bruno Vespa.

PIL E CRESCITA - Il premier, tuttavia, rilancia e promette una diminuzione delle tasse sul lavoro, da realizzare attraverso la prossima legge di stabilità. «Penso e credo che avremo un'ulteriore diminuzione di tasse sul lavoro - ha detto il premier - ci sono varie ipotesi sui modi e la finanziamo con una riduzione della spesa». Rispondendo a una domanda del conduttore riguardo le previsioni del Pil a fine anno, Renzi si è detto «non ottimista, più o meno balliamo intono allo zero, non è sufficiente per ripartire. E' lo stop alla caduta, ma non la ripartenza». L'obiettivo di una manovra di «20 miliardi di euro», invece, è per avere «non solo la manovra di tagli più grande mai fatta, ma anche denari da riutilizzare che possono essere messi», per esempio, per «1 miliardo sulla scuola». In ogni caso, ha vouto chiarire il presidente del Consiglio, «non stiamo facendo tagli lineari».

CAPITOLO PENSIONI - Un'altra certezza il premier l'ha voluta offrire sul fronte pensioni: «Letta è intervenuto sulle pensioni più alte, io credo che sia un errore che per 100 milioni di euro si susciti il panico tra i pensionati». E ancora: «I denari per risolvere gli sblocchi» dei salari «e gli scatti, secondo i ministri già possono essere trovati». Renzi ha quindi sottolineato che dai sindacati delle forze dell'ordine «c'è stata una reazione inaccettabile, che ha posto il tema dello sciopero, che è illegale». Ufficializzato anche il congedo di Carlo Cottarelli: «Tre mesi fa Cottarelli ha chiesto di tornare al Fmi per motivi familiari. Io gli ho chiesto di aspettare la finanziaria, se no dai l'impressione che non si può fare. Dopodiché io penso che la finanziaria la fai comunque, con o senza Cottarelli, con o senza Renzi».

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