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Giovedì, 28 Marzo 2024
Crisi economica

"Le banche hanno tagliato 44 miliardi alle imprese italiane"

Report Standard&Poor's: nel 2012 sono stati emessi bond per 20 miliardi per compensare questo taglio. L'agenzia di rating:"Poche possibilità di tregua economica quest'anno o il prossimo"

Non c'è freno al caos in cui versa l'economia italiana. A fare un focus sullo scenario in cui versa l'imprenditoria è Standard&Poor's in un report ad hoc secondo il quale le nostre imprese "nel 2012 hanno emesso bond per 20 miliardi per finanziarsi", compensando "solo in parte il taglio del credito da parte delle banche per 44 miliardi".

Per questo l'agenzia di rating vede "poche possibilità di tregua economica quest'anno o il prossimo, prevedendo che l'economia si contrarrà per il resto del 2013 e resterà piatta nel 2014". In tale situazione "di debolezza, le aziende italiane che vendono beni e servizi ai mercati mercati emergenti fuori Europa stanno proteggendo i loro margini di profitto e il loro cash flow con maggiore successo delle imprese che operano soprattutto nei settori ciclici del paese".

"Tuttavia - rileva S&P - le aziende italiane stanno affrontando un ulteriore problema che noi pensiamo porterà sempre di più le grandi ma anche le medie imprese a emettere bond sul mercato. Mentre il settore bancario infatti è impegnato in un percorso di riduzione della leva finanziaria, le aziende stanno avendo sempre maggiori difficoltà ad ottenere prestiti dalle banche che sono state tradizionalmente la loro principale fonte di credito". E l'allentamento della normativa per le medie aziende introdotta nel 2012 contribuirà probabilmente a far crescere l'emissione di bond.

"Noi pensiamo che un maggiore ricorso al mercato dei bond potrebbe aiutare a migliorare la struttura del capitale delle aziende italiane e ridurre i rischi di finanziamento perchp allungherebbe le scadenze e diversificherebbe gli investitori", aggiunge l'agenzia. Tuttavia il percorso- rileva il report è "arduo": gli investitori domestici hanno mostrato scarsi interesse ai bond delle aziende e "in media l'80% è andato a investitori stranieri". In uno scenario a crescita zero, comunque, in cui le aziende emettono bond principalmente per rifinanziarci stimiamo che nei prossimi 5 anni la percentuale di emissioni per finanziare le aziende possa passare all'11-14%.

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