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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Il partito di Repubblica si schiera con Mario Monti

Una lunga intervista di Eugenio Scalfari all'ex premier fa capire che l'Agenda Monti dovrà essere la stella polare del centrosinistra. Anche perché "Centro e Pd dovranno allearsi dopo il voto".

Eugenio Scalfari, fondatore e 'linea guida' di Repubblica, lo ha incontrato a Palazzo Chigi. Lo ha incontrato tra il giorno delle dimissioni e quello della presentazione dell'Agenda Monti. E' uno scoop giornalistico. Certo. Ma al tempo stesso è un 'endorsment' politico. Un chiaro appoggio da parte del giornale di riferimento dell'intellighenzia di centrosinistra al professore. 

In fondo, un'intervista che si apre con l'intervistato che gira la domanda all'intervistatore, è non proprio accademica. Perché Scalfari chiede a Monti "Cosa pensi di fare?". Ma Monti risponde domandando: "Parla tu, e dimmi come vedi le cose". 

E Scalfari non se lo è fatto ripetere due volte. E così la prima cosa che il lettore viene a sapere dall'intervista di Scalfari a Monti è cosa Scafari pensa di Monti.

Quale che sia il risultato che uscirà dalle urne, Monti è una persona indispensabile per garantire l'Italia di fronte agli alleati europei e americani e lui ne è pienamente consapevole. Del resto l'ha già detto più volte. Ricordatelo. Hai detto: sarò disponibile a dare il mio contributo se chi ha titolo per farlo me lo chiederà. Ricordo bene?

Lapidaria la risposta di Monti: "Si ricordi bene". E quel ricordo sarà, da lì a poche ore, la conclusione della sua conferenza stampa. Una conferenza in cui ha spiegato chiamaramente che è pronto a consegnare la sua Agenda a chi la userà come stella polare. E - se servirà - di essere pronto a "salire" lui stesso in politica.

L'intervista di Scalfari a Monti è quindi, in realtà, una chiacchierata tra Scalfari e Monti. Un "lungo caffè" in quel di Palazzo Chigi in cui Monti ha anticipato, di fatto, ciò che avrebbe detto nella conferenza stampa di lancio dell'Agenda Monti. 

Ma a pesare, più che le dissertazioni di Monti - che tanto potrete leggere in questo articolo - sono le parole di Scalfari. Ergo, di Repubblica. 

Secondo me meriti di più, hai salvato il paese dal baratro in cui stava precipitando e gli hai ridato una credibilità che avevamo perso da tempo.

Alla fine, 'la' domanda di Scalfari: "Pensi a un'alleanza post elettorale"?

Risposta: "La considero indispensabile. Dobbiamo ricostruire la pubblica amministrazione e costruire lo Stato dell'Europa federale. Ti sembrano compiti che possano essere portati avanti da un solo partito? Ci vuole una grande alleanza perché si tratta di una vera e propria rivoluzione".

Ma poi che altro dirai? Ti proponi come portabandiera e leader del Centro?

"Non lo so ancora. Ma dentro di me qualcosa mi dice di no. Chi si impegna nelle elezioni lo fa per vincere. Poi ci si può anche metter d'accordo ma alcune ferite possono essere inflitte da una parte e dall'altra. Io non voglio che questo accada tra due forze che poi dovranno necessariamente stare insieme".

E le due forze "che poi", cioè dopo il voto, "dovranno necessariamente stare insieme" sono Pd e Udc. Centrosinistra e centro. Il prof, se l'è già segnato sull'agenda.

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