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Sabato, 20 Aprile 2024
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Appello all'Europa: "Ricollocare tutti i richiedenti asilo che ne hanno diritto"

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) sollecita gli Stati membri dell'Unione Europea a ricollocare tutti i richiedenti asilo che ne hanno diritto. Un rapido ricollocamento, che includa una veloce registrazione dei candidati, è di particolare importanza per i minori non accompagnati che spesso si trovano in condizioni di maggior bisogno

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) sollecita gli Stati membri dell'Unione Europea a ricollocare rapidamente tutti i richiedenti asilo che ne hanno diritto nell'ambito del programma di ricollocamento dell'Ue e di proseguire oltre i due anni inizialmente previsti.

"Anche se il programma di ricollocamento ha raggiunto finora solo parte dei suoi obiettivi, con 29.144 richiedenti asilo ricollocati, ha comunque dato prova di essere di vitale importanza. Ha aiutato ad alleviare la situazione umanitaria in Grecia, sollevato l'Italia da una parte della pressione che subiva e migliorato le condizioni di vita di molte persone bisognose di protezione internazionale. Speriamo che questo importante gesto di solidarietà possa continuare oltre la scadenza fissata del 26 settembre", ha affermato Pascale Moreau, Direttrice dell'Ufficio Europeo dell'Unhcr.

"Gli Stati devono condividere le responsabilità"

"Fino a quando non verrà adottata la riforma del Regolamento di Dublino e potrà essere messo in piedi un modello permanente, resta fondamentale la condivisione delle responsabilità da parte degli Stati", ha proseguito Pascale Moreau. "L'Unhcr elogia gli sforzi già compiuti sia dalla Commissione Europea che dagli Stati membri. Tuttavia il processo di solidarietà deve continuare ed ampliarsi. Gli Stati membri dovranno continuare a impegnarsi fino a quando ci saranno candidati che abbiano i requisiti necessari", ha chiuso la Moreau.

Alle condizioni attuali, solo i richiedenti asilo appartenenti a quelle nazionalità che hanno un tasso di riconoscimento del 75% o maggiore sono presi in considerazione per il processo di ricollocamento. L'Unhcr aveva già richiesto che questi criteri venissero rivisti e che questa soglia fosse abbassata. In tal modo si permetterebbe a un maggior numero di persone, che con ogni probabilità avrebbero diritto al titolo di protezione, di essere incluse.

Un rapido ricollocamento, che includa una veloce registrazione dei candidati, è di particolare importanza per i minori non accompagnati che spesso si trovano in condizioni di maggior bisogno in Grecia e in Italia.

"Piano biennale non rispettato"

Nel settembre del 2015, gli Stati membri dell'UE avevano varato un piano biennale per ricollocare 160.000 richiedenti asilo, inclusi 106,000 dalla Grecia e dall'Italia, in altri stati europei per alleviare la pressione sugli stati di frontiera. Al 22 settembre 2017, gli Stati si erano formalmente impegnati a ricollocare 47.905 persone, e finora sono stati ricollocati 20.066 richiedenti asilo dalla Grecia e 9.078 dall'Italia. L'Unhcr continuerà a fornire sostegno per il ricollocamento dalla Grecia e dall'Italia. L'Unhcr ribadisce il suo appello per un sistema di asilo rafforzato che assicuri l'accesso al territorio ed efficienti procedure d'asilo e che sia capace di suddividere equamente le responsabilità per i richiedenti asilo tra gli Stati membri dell'Ue, anche in circostanze eccezionali.

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