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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Scuola, approvata la riforma: nuove regole per insegnanti e maturità

Istruzione professionale, diritto allo studio, esami di Stato e collegio docenti: ecco tutte le novità dopo l'ok del Consiglio dei ministri ai decreti attuativi della cosiddetta "Buona scuola"

Nuove modalità per la maturità - ma solo a partire dal 2019 - e per diventare insegnanti. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri in via definitiva gli otto decreti attuativi della legge 107 (la cosiddetta "Buona scuola"). I provvedimenti ridisegnano anche l'istruzione professionale, prevedono nuove risorse per il diritto allo studio e introducono novità per l'educazione della fascia d'età 0-6 anni, per le scuole all'estero e per l'inclusione degli alunni disabili.

QUALI SONO LE NOVITA'

"Con questo atto e con il lavoro fatto in questi mesi dalla ministra Fedeli insieme alla presidenza e ad altre strutture del governo, si completa e si vara definitivamente la riforma della scuola. Rappresenta una notevole iniezione di qualità nella nostra scuola", ha detto il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. "Abbiamo mantenuto i voti" nel primo ciclo "accompagnati da un percorso di valutazione e semplificato l'esame di terza media. E abbiamo fatto un'operazione importante sugli esami di Stato, per i quali comunque non cambia nulla per quest'anno". Lo ha detto la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, in conferenza stampa, dopo l'ok del Cdm ai decreti attuativi della Buona scuola.

Milano, la manifestazione contro la Buona scuola | Foto da MilanoToday

"Su questa delega - ha spiegato - ci siamo discostati dal parere delle commissioni: si va all' esame di Stato con tutti 6, anche in condotta. Il collegio dei docenti può ammettere, motivando la scelta, all'esame di Stato se c'è una insufficienza in una materia, ma questa insufficienza si traduce in minori crediti. Non può essere messo sullo stesso piano chi prende tutti 6 e chi ha un'insufficienza".

Napoli, la manifestazione contro la Buona scuola | Foto da NapoliToday

Quanto all'Invalsi, "è stato anticipato, non sarà a ridosso dell'esame" ma la partecipazione alle prove consente di accedere all'esame" e resta elemento di valutazione della scuola a disposizione delle famiglie". E conclude: "Con l'approvazione di queste ultime otto deleghe siamo in condizioni di costruire il Testo unico per la scuola, che è altrettanto necessario". 

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