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Giovedì, 25 Aprile 2024
Legge elettorale

Renzi "beffa" il governo: legge elettorale passa alla Camera

Intesa fra i presidenti delle due Camera, Boldrini e Grasso: la discussione sulla legge elettorale passa alla Camera. A palazzo Madama la riforma del Senato. Prima "vittoria" del segretario Pd

ROMA - Matteo Renzi, buona la prima. Solo qualche giorno fa il neo segretario del Pd aveva spinto sull'acceleratore in materia di riforma della legge elettorale: "Basta lasciarla a Palazzo Madama a lievitare manco fosse una pizza. Siamo d'accordo tutti che si porti a Montecitorio". Praticamente, detto: fatto. 

Nella serata di ieri, infatti, è stata trovata l'intesa per il passaggio dell'esame della legge elettorale dal Senato alla Camera. Questa la conclusione del vertice tra i due presidenti delle Camere, Boldrini e Grasso, che con questa decisione sperano di velocizzare l'iter di riforma. 

"I presidenti Grasso e Boldrini - si legge in una nota congiunta- nel definire l’intesa sul passaggio della materia elettorale alla Camera dei deputati, hanno convenuto sull'esigenza, anche ai fini di un'equilibrata condivisione dell’impegno riformatore, che il Senato abbia la priorità nell'esame dei progetti di legge di riforma costituzionale già presentati e preannunciati, in particolare quelli concernenti il superamento del bicameralismo paritario e per l'avvio di un più moderno ed efficiente bicameralismo differenziato».

Quindi: alla Camera il compito di riformare la legge, al Senato quello di riformato il Senato stesso. "Tale percorso - auspicano Boldrini e Grasso - richiede evidentemente una conseguente e chiara assunzione di responsabilità da parte dei gruppi politici di entrambi i rami del Parlamento". 

Entusiaste le prime reazioni. "In assenza di un accordo tra le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione - scrive il ministro per i rapporti con il parlamento Dario Franceschini - i presidenti delle Camere hanno compiuto una scelta equilibrata che rispetta il ruolo di Senato e Camera e consente di chiudere una discussione sul metodo per avviare finalmente un lavoro sul merito"

Felice anche Gaetano Quagliariello: "Ora accordo a partire dalla maggioranza e avanti tutta su riforme e legge elettorale". L'ex Pdl, però, avvisa: "Ma cosa può interessare al cittadino se la legge elettorale va alla Camera o al Senato? La riforma si può fare solo se diventa parte di un accordo di governo: nessuno può fare le riforme prescindendo dal governo".

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