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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Italia

La riforma del processo penale è legge: pene più dure per i reati "odiosi"

Prescrizione più lunga, stretta sulle intercettazioni, pene più severe per le rapine. Il provvedimento approvato dal Parlamento dopo tre anni dal varo del Governo

Ok della Camera alla riforma del processo penale. Ora il ddl è legge. Alla votazione finale sugli ordini del giorno e sul provvedimento nel suo complesso, contenuto nel maxi emendamento presentato dal governo i sì sono stati 267, i no 136, 24 gli astenuti. La fiducia, sempre oggi, è passata con 320 voti a favore.

La riforma del processo penale arriva al traguardo dopo un percorso accidentato in Parlamento iniziato dopo il varo da parte del Consiglio dei ministri circa tre anni fa.

La riforma: prescrizioni e intercettazioni, tutte le novità

La Riforma consta di una nuova disciplina per la prescrizione dei reati e la delega al governo perché metta mano al tanto dibattuto tema delle intercettazioni.

Spaccature nella maggioranza e stop and go anche sulla questione di fiducia hanno accompagnato l'iter del ddl, con il quale si recepiscono le indicazioni provenienti dall'Europa, e che, è l'obiettivo della maggioranza, punta anche ad ottenere processi penali più rapidi e, sul fronte degli 'ascolti', più equilibrio tra diritto alla riservatezza e diritto all'informazione.

"Con questo voto - ha commentato il Guardasigilli Andrea Orlando - consegnamo finalmente al Paese una legge attesa da moltissimo tempo che darà una risposta, in termini di efficienza, tutela dei diritti e garanzie, a tante persone che oggi ne sono prive. Si tratta di un intervento riformatore ad ampio raggio, su molteplici fronti e di notevole impatto: forse la riforma della giustizia penale più significativa della legislatura. Un provvedimento nel complesso garantista, che insieme sa rispondere alla richiesta di maggior sicurezza che proviene dai cittadini e all'esigenza, spesso ricordata dall'Europa, di aumentare la credibilità e la competitività del nostro Paese".

A favore del provvedimento ha votato anche Mdp - Articolo 1. Contrari sono stati i partiti dell'opposizione con M5S all'attacco: "Questa non è una fiducia come le altre perché in questo provvedimento sono contenute tutte le porcate piu' eclatanti in materia di giustizia che abbiamo visto non solo nel corso di questa legislatura, andiamo a ripensare al Governo Berlusconi ma anche al Governo Prodi", ha accusato Giulia Sarti e ha denunciato , sul fronte delle intercettazioni, il bavaglio anche sugli ascolti penalmente rilevanti.

Cosa cambia: la scheda del provvedimento

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