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Giovedì, 28 Marzo 2024
Pubblica amministrazione

"Più soldi per gli statali, ma i furbi vanno puniti": così cambia la Pa

Il consiglio dei ministri ha dato il via libera a quattro decreti attuativi per riformare la Pubblica amministrazione: le forze di polizia passeranno da cinque a quattro e ci sarà più meritocrazia nella scelta dei dirigenti sanitari. Ma il premier promette anche incentivi per chi lavora bene: "Il blocco degli stipendi è un'ingiustizia da sanare"

Sblocco degli stipendi per i dipendenti statali, riorganizzazione delle forze di polizia che passeranno da cinque a quattro e nuove regole per scegliere i dirigenti sanitari. Sono alcune delle novità principali contenute nel pacchetto di provvedimenti per la riforma della pubblica amministrazione approvati ieri dal consiglio dei ministri.

Sono quattro in tutto i decreti attuativi che hanno ottenuto il via libera dell’esecutivo. Renzi ha insistito molto sul lavoro di riassetto della Pubblica amministrazione che, secondo il premier, prevede uno "scambio, nobile": alla maggiore severità nei confronti dei "furbetti del cartellino", deve ora essere affiancato lo sblocco degli stipendi "per chi lavora bene" perché c'è un'ingiustizia da sanare.

"Da sette anni i dipendenti pubblici non hanno un aumento dello stipendio, occorre riaprire la fase contrattuale - ha detto Matteo Renzi in conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri - La cifra nella Legge di Stabilità è poco più che simbolica, siamo pronti a discutere, sappiamo che c'è bisogno di più soldi e siamo pronti a mettere più soldi purché sia chiaro che chi lavora nella Pubblica amministrazione deve essere premiato e chi fa il furbo va punito". 

ACCORPAMENTO DELLA FORESTALE - Come annunciato da tempo le forze di polizia si riducono a 4, dalle 5 attuali, con l’accorpamento della Forestale nell’arma dei carabinieri. "Siamo il paese occidentale con il maggior numero di forze di polizia, sono cinque: carabinieri, polizia, finanza, forestale e penitenziaria”, ha spiegato Renzi. 

"Abbiamo fatto un percorso - ha spiegato Renzi - coinvolgendo donne e uomini della forestale, per portarli all'interno dell'arma dei carabinieri. Per dare un messaggio ai cittadini. Che non vuol dire meno poliziotti o carabinieri per le strade, ma i corpi si riducono, da 5 si passa a 4. L'organizzazione diventa più semplice. Ci saranno più carabinieri".

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DIRIGENTI SANITARI - Un altro punto della riforma riguarda invece i criteri con cui verranno scelti i dirigenti sanitari basati ora su "trasparenza" e "merito". I manager degli ospedali non saranno più nominati dalla politica, ma scelti da un albo nazionale in base al curriculum. Con il nuovo decreto si sceglie di "puntare su nuovi modelli di selezione dei manager della Sanità, i direttori generali e i direttori sanitari e amministrativi - ha commentato la ministra Beatrice Lorenzin - con merito, imparzialità e trasparenza e con un procedimento chiaro di identificazione e selezione che toglie una valutazione legata alla discrezionalità e fiducia dell'organo politico per affidarsi a una valutazione tecnica".

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INVESTIMENTI E BUROCRAZIA - Uno dei provvedimenti approvati riguarda lo snellimento della burocrazia per opere pubbliche di particolare interesse. In sostanza, afferma il premier, il decreto "permette a determinati processi amministrativi carichi di particolare impatto di avere una corsia preferenziale. Per un investimento che crea 300 posti di lavoro ci sono trafile, ora se c'è consenso ci sarà una corsia preferenziale". 

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