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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Elezioni Sardegna 2019, risultati in diretta: vince Solinas, Zedda riconosce la sconfitta, crolla il M5s

La Sardegna ha scelto il suo prossimo presidente: voto regionale e test nazionale. Lo scrutinio completato solo nel pomeriggio di martedì: ecco i risultati definitivi

Per i risultati definitivi si è dovuto attendere lunedì pomeriggio, lo spoglio delle schede è iniziato alle 7, ma è proceduto a rilento. Secondo gli exit poll delle elezioni regionali in Sardegna il risultato non era scontato: ma Solinas (centrodestra) con i risultati reali dai seggi è stato subito in netto vantaggio.

Aggiornamento 26 febbraio ore 18:00 >> Completate le operazioni di scrutinio nelle sezioni, ora i dati ufficiali relativi alle elezioni regionali sono alla verifica degli uffici centrali circoscrizionali presso i tribunali. I risultati riferiti ai candidati alla Presidenza della Regione vedono: Christian Solinas, candidato di centrodestra, eletto con il 47,81% (363.946 voti); Massimo Zedda, candidato di centrosinistra, al 32,91% (250.560 voti) e Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle) al 11,18% (85.046 voti). A seguire: Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) al 3,34% (25.478 voti); Mauro Pili (Sardi Liberi) al 2,30% (17.568 voti); Andrea Murgia (Autodeterminatzione) all'1,82% (13.907 voti); Vindice Lecis (Sinistra Sarda) allo 0,60% (4.275 voti).

Le schede bianche sono 6880, le schede nulle 810, le schede contenenti errori 15131.

Per quanto riguarda le liste, questi i risultati su 1805 sezioni: centrodestra al 51,76%; centrosinistra al 30,17%; Movimento 5 stelle al 9,72%; Partito dei Sardi al 3,69%; Sardi Liberi al 2,14%; Autodeterminatzione all'1,91%; Sinistra Sarda allo 0,60%. Riguardo ai voti percentuali dei partiti: il Pd al 13,48%; Lega all'11,34%; Psd'Az al 9,89%; Fi all'8,07%; Riformatori al 5,02%; FdI al 4,73%; Sardegna Venti20 al 4,13%; LeU al 3,81%; Pro Sardinia-UdC al 3,68%; Campo Progressista al 3,17%; Noi, la Sardegna al 2,81%; Futuro Comune al 2,63%; Sardegna in Comune al 2,47%; Cristiano popolari e socialisti all'1,35%; Sardegna civica all'1,64%; Fortza Paris all'1,63%; Uds all'1,10%; Energie per l'Italia - Sardegna allo 0,49%; Progetto comunista per la Sardegna allo 0.43%.

Proiezioni, elezioni Sardegna: Solinas è il nuovo presidente

Il candidato di centrosinistra Massimo Zedda riconosce la sconfitta: "Siamo andati ben oltre le aspettative di quel 18-20 per cento iniziale".

"Il risultato dà la vittoria al centrodestra. Ho mandato un messaggio a Solinas per augurargli buon lavoro".

Quanto alla possibilità di continuare a fare il sindaco di Cagliari Zedda ha detto in conferenza stampa: "Valuterò nei prossimi giorni che cosa fare. Se la percentuale è quella dove, nonostante tutto, si va sopra di tre punti, bisogna tenerne conto". "Ci davano per inesistenti - ha aggiunto Zedda - invece ci siamo, eccome. Abbiamo battuto il Movimento 5 Stelle, la prossima volta batteremo il centrodestra".

Fuori dai giochi anche Desogus, il candidanto del Movimento 5 stelle che avrebbero ottenuto un risultato ben al di sotto del 20 per cento (alle elezioni politiche 2018 nell'isola il Movimento 5 stelle superò il 42% mentre non si presentò alle regionali del 2014).

Di Maio resta il capo e rivoluziona il Movimento 5 Stelle

"Sono già tornato al lavoro in biblioteca". Lo dice all'Adnkronos il candidato del M5S alle regionali in Sardegna, analizzando la performance negativa del Movimento 5 Stelle. "Ora sono un semplice attivista. Il risultato delle regionali? Sapevamo che era una partita già persa in partenza".

L'exploit della Lega, da molti ventilato, in ogni caso non c'è stato. Il dato definitivo dell’affluenza è del 53 per cento, in leggerissimo aumento rispetto alle regionali 2014.

Risultati Elezioni Sardegna 2019 in diretta: ha vinto Solinas 

Lo spoglio delle schede delle elezioni Sardegna 2019 è iniziato alle 7. Il candidato del centrodestra Solinas è avanti sin dai primi dati. Con il passare delle ore la sua vittoria appare evidente, il distacco di Zedda è di quindici punti percentuali.

Ecco i dati ufficiali arrivati dall'Ufficio elettorale della Regione Sardegna che evidenziano un distacco ben diverso da quello ipotizzato dagli exit poll.

  • 1.830/1.840 sezioni scrutinate: Solinas (CDX) 47,8%;  Zedda (CSX) 32,9% Desogus (M5S) 11,2%;
  • 1.803/1.840 sezioni scrutinate: Centrodestra 51,74%; Centrosinistra 30,18% | PD 13,48%; Lega 11,35%; PSdAz 9,90%; M5S 9,72%; FI 8,01%; FdI 4,73%

La base del M5s: "Siamo stati messi da parte"

Desogus: "Sono già tornato al lavoro in biblioteca". Lo dice all'Adnkronos il candidato del M5S alle regionali in Sardegna, analizzando la performance negativa del Movimento 5 Stelle. "Ora sono un semplice attivista. Il risultato delle regionali? Sapevamo che era una partita già persa in partenza".

L'esponente grillino sposa la riflessione di Luigi Di Maio, il quale ha parlato di M5S "vivo e vegeto" salutando con favore l'ingresso del Movimento in Consiglio regionale. "Siamo entrati in Regione e prima non c'eravamo. Questo è importante. Sapevamo che sarebbe stato molto difficile, abbiamo lavorato per ottenere il miglior risultato possibile".

I dati arrivano molto a rilento per varie ragioni: devono essere comunicati aggregati. Ovvero, i comuni tra 1 e 10 sezioni devono comunicarli al termine dello scrutinio di tutte, tra 11 e 30 al termine del 50 per cento delle sezioni, mentre per i centri dalle 30 sezioni in su i dati arriveranno ad ogni 25% dello scrutinio. Inoltre le schede probabilmente saranno scrutinate una alla volta, con un unico passaggio per voti al presidente, alle liste e per le preferenze. Non sarà uno spoglio veloce. Il sito della Regione pubblica i risultati su questa pagina.

Curiosità: Baradili (Oristano), comune più piccolo dell'isola, sceglie il sindaco di Cagliari: 20 voti per Zedda (Csx) 11 Solinas (Cdx) 11 Desogus (M5S) 4 Pili (Sardi Liberi) 1 Lecis (Sinistra Sarda).

Elezioni Sardegna, ribolle la base del M5s: "Siamo stati messi da parte"

Risultati Elezioni Sardegna 2019: exit poll

Exit poll delle elezioni regionali in Sardegna: secondo Opinio/Rai Solinas (centrodestra) 36,5-40,5%, Zedda (centrosinistra) 35-39%, Desogus (M5s): 13,5-17,5%. Partita quindi apertissima, o almeno, è quello che dicono i "numeri" di domenica sera.

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Per quel che riguarda i partiti, secondo gli stessi exit poll delle elezioni regionali in Sardegna 2019: Movimento 5 stelle tra il 14,5 e il 18,5 per cento, Pd tra il 12,5 e il 16,5 per cento, Lega tra il 12 e il 16 per cento, Forza Italia tra il 6 e il 10 per cento. E poi ancora Fi tra il 6 e il 10 per cento, Fratelli d'Italia tra il 2 e il 5 per cento.

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La coalizione di centrosinistra prende, dai primi dati, molto meno del suo candidato presidente Massimo Zedda, premiato quindi dal voto disgiunto. Liste/coalizioni: Centrodestra: 43-47% - Centrosinistra: 27-31% - M5s: 14,5-18,5%.

In altre parole: testa a testa per la presidenza, ma è molto più marcato il divario fra le coalizioni se si guarda il voto di lista: il centrodestra avrebbe 16 punti di vantaggio fra le liste sul centrosinistra, mentre il suo candidato Solinas sarebbe solo 1,5% sopra Zedda. Lo scrutinio, anche per via del peso del voto disgiunto, si preannuncia lungo. Terminerà entro le 19.

Vince il governatore o la coalizione? La legge elettorale in Sardegna

Per la legge elettorale regionale viene eletto presidente della Regione Sardegna chi prende anche solo un voto più del secondo classificato. Il premio di maggioranza, per garantire la governabilità in consiglio regionale, viene quindi assegnato alla sua coalizione, anche se la coalizione ha ottenuto meno voti della coalizione avversaria.

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Affluenza Elezioni Sardegna 2019

Il dato definitivo dell’affluenza è del 53,75%, in leggera crescita rispetto a quello delle elezioni regionali del 2014 (52,31%). Ecco l'affluenza definitiva nelle singole circoscrizioni:

Circoscrizione Iscritti Votanti %
Regionale 1.470.401 790.347 53,75%
CAGLIARI 492.393 273.113 55,47%
NUORO 140.953 74.944 53,17%
ORISTANO 149.346 76.557 51,26%
SASSARI 294.821 161.127 54,65%
MEDIO CAMPIDANO 89.750 45.638 50,85%
CARBONIA IGLESIAS 117.634 60.368 51,32%
OGLIASTRA 52.808 28.655 54,26%
OLBIA TEMPIO 132.696 69.945 52,71%

Elezioni Regionali Sardegna: sondaggi e ultime notizie

I sondaggi delle ultime settimane davano Christian Solinas (centrodestra), senatore eletto alle elezioni politiche con la Lega in un collegio del nord Italia grazie agli accordi elettorali tra Psd'az e Carroccio, come favorito, nonostante il sindaco di Cagliari dal 2011 Massimo Zedda, (centrosinistra), indipendente, ex Sel, sia riuscito a dare sin da subito concrete speranze alla sua coalizione. O almeno, concrete speranze di un risultato superiore a quello del M5s, come poi è stato. Molto staccato è infatti Francesco Desogus, il candidato del Movimento 5 stelle. La campagna elettorale è stata caratterizzata anche dalle proteste dei pastori per il prezzo del latte.

Salvini ci ricasca, propaganda social nel giorno del silenzio elettorale

Un test locale, certo, ma con possibili conseguenze a livello nazionale: se è vero che Lega e M5s hanno assicurato che non è a rischio la tenuta del governo sulla base del voto sardo - e c'è da crederci -, è innegabile che il partito di Salvini (che si è speso personalmente nel corso della campagna elettorale, "trasferendo" mediaticamente per qualche settimane il Viminale in Sardegna) in caso di vittoria dimostrerebbe in un solo colpo ben due cose. Primo, di essere il partito trainante del centrodestra. Secondo, che il progetto salviniano di trasformare la Lega da partito regionale fortemente radicato solo nelle regioni settentrionali a partito nazionale a tutti gli effetti è ben avviato. Se in Abruzzo, alle regionali di due settimane fa, la Lega è diventata il primo partito, tuttavia ha contribuito all'elezione di un candidato "non suo", Marsilio, senatore di Fratelli d'Italia; stavolta in Sardegna la vittoria avrebbe un "marchio Lega" molto più chiaro e profondo. Ma l'exploit salviniano non c'è stato.

Perché le elezioni regionali in Sardegna sono diventate così importanti per Lega e M5s

Risultati Elezioni Regionali Sardegna 2019

Al sud da quattro anni a questa parte la Lega si era presentata a livello locale con la lista "Noi con Salvini". I risultati sono stati molto modesti dapprima. Ma alle ultime politiche si è presentata come "Lega", come nel resto del Paese. Ha preso il 17,4 per cento. Oggi, con i sondaggi a livello nazionale che la danno oltre il 30 per cento, al Sud in media la Lega secondo molti osservatori dovrebbe essere poco sotto il 20 per cento. Si sta radicando, sta aprendo sedi anche in realtà medio-piccole, e sta reclutando iscritti utilizzando la denominazione "Lega per Salvini Premier". Ma in molti pensavano che a queste regionali la Lega sarebbe volata oltre il 20 per cento. Non sarebbe così, invece.

La candidatura di Massimo Zedda ha dato davvero tanto ossigeno al centrosinistra, che intorno al nome del primo cittadino del capoluogo regionale, ha trovato una sua unità. Ma gli ostacoli sono stati vari: alcuni fisiologici, come i problemi lasciati in sospeso dall'attuale governo regionale a guida Pd, altri più legati a precise contingenze. Ad esempio, nessun nome forte del centrosinistra "nazionale" ha fatto campagna al fianco di Zedda, che ha rivendicato con orgoglio la sua campagna senza big nazionali e senza il fiato sul collo dei partiti. 

Risultati elezioni Sardegna: in difficoltà il M5s

In attesa dei risultati ufficiali, quello del M5s rischia però di essere un crollo verticale: alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 aveva raggiunto nell'isola addirittura il 42,4 per cento di preferenze. Un risultato eccezionale e al di là di qualsiasi aspettativa. In un anno è cambiato tutto. Sì, il M5s paga il calo di consensi e la continua erosione di consenso per mano leghista, confermata ogni settimana dai sondaggi da molti mesi a questa parte a livello nazionale. Ma in Sardegna il Movimento 5 stelle ci ha messo "del suo" per peggiorare la  situazione. 

Inutile girarci intorno: solo l'estate scorsa i pentastellati sembravano avere la vittoria in tasca, e la Sardegna sembrava destinata a diventare la prima regione italiana "a 5 stelle". C'era quel 42,5 per cento, e c'era un candidato molto forte, il sindaco di Assemini, un grosso comune alle porte di Cagliari, Mario Puddu, attivista storico e volto conosciuto sull’isola. Puddu ha dovuto fare un passo indietro quando è stato condannato per abuso d’ufficio. Al suo posto è stato candidato, dopo le "regionarie del M5s", Francesco Desogus: l'esclusione di Luca Piras, professore universitario e considerato da molti il naturale successore di Puddu, ha spaccato il Movimento a livello locale. 

La reazione del Movimento 5 stelle ai primi exit poll è di moderata soddisfazione: "Siamo esordienti assoluti in Sardegna perché è la prima volta che ci presentiamo alle regionali. Questo non sminuisce il problema rispetto alle politiche dove abbiamo ricevuto un risultato molto significativo, ma siamo a un punto di partenza" dice Pino Cabras, deputato M5s, in diretta al Tg3. “Dagli exit poll risultiamo la prima forza politica. Attendiamo i risultati definitivi. Considerando che è la prima volta che ci presentiamo alle regionali in Sardegna siamo molto soddisfatti del fatto che entreremo nel consiglio regionale per la prima volta”. È quanto viene riferito dal Movimento 5 stelle. 

Elezioni Sardegna 2019, una partita a tre ma il test è nazionale

Risultati Elezioni Sardegna: continua l'alternanza?

Dal 2004 in poi, ovvero da quando l'elezione del presidente regionale è espressione del voto diretto da parte dei cittadini, c'è sempre stata sostanzialmente una "normale" alternanza democratica in Sardegna: cinque anni di governo regionale di centrosinistra, poi cinque anni di governo regionale di centrodestra. Nessun presidente regionale uscente è stato riconfermato nella recente storia politica dell'isola (nel 2019 quello uscente, Francesco Pigliaru, nemmeno ha tentato il bis). 

Elezioni Sardegna 2019, non chiamatele "regionali"

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