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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Referendum senza quorum, Renzi: "Buttati via 300 milioni di euro"

Niente quorum per il referendum abrogativo sulle trivelle in mare: l'affluenza definitiva si è fermata intorno al 32%. Il premier a caldo: "L'Italia ha parlato e si tratta di un risultato netto, chiaro, oltre le previsioni"

ROMA - Il referendum abrogativo sulla durata delle concessioni per le trivellazioni in mare non ha raggiunto il quorum. Per essere valido era necessario che alle urne si recasse la metà più uno degli aventi diritto mentre, secondo i dati diffusi dal Viminale, solo il 32,1% degli elettori ha deciso di votare.

Il quorum del 50% più uno dei votanti, previsto per la convalida del risultato, è stato raggiunto solo in Basilicata (e in particolare nella provincia di Matera, dove ha votato il 52,69% degli aventi diritto). All’obiettivo non ci si è avvicinati in alcuna delle regioni che si affacciano sull’Adriatico, quelle più direttamente interessate dal tema trivelle: la Puglia, il cui governatore Michele Emiliano è stato uno dei principali sostenitori del sì, si è fermata al 41,64%; Marche ed Emilia Romagna non sono andate rispettivamente oltre il 34,75 e il 34,29%; il Veneto si è fermato al 37,88%; il Friuli Venezia Giulia al 32,16%. Il risultato alla fine non avrà alcun effetto pratico, ma la vittoria dei sì è stata netta. Con la quasi totalità delle sezioni scrutinate (57.334 sezioni su 61.562) i sì prevalgono con l’86,19% contro il 13,81% dei no.

"E' stato sconfitto non chi ha votato, ma chi ha proposto il referendum". Così il premier Matteo Renzi commentando l'esito della consultazione dal suo studio di Palazzo Chigi, alla chiusura delle urne. "Ha perso chi ha voluto una conta a tutti costi, ho sofferto la scelta di non andare a votare", ha quindi aggiunto. Spiegando la decisione di astenersi dal voto sul referendum, Renzi ha detto: "Sto dove si rischia anche un solo posto lavoro. Levo simbolicamente i calici con loro, con le undicimila persone che avrebbero rischiato il posto di lavoro, per i quali abbiamo lavorato e proposto l'astensione ai cittadini".

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"E' stato inutile buttare via trecento milioni di euro per questo referendum, quando la prima cosa che viene chiesta alle Regioni è di abbattere le code per la sanità. Con quella cifra avremmo potuto acquistare 350 nuove carrozze per il trasporto pendolare", ha quindi aggiunto Renzi. "Gli sconfitti - ha quindi sottolineato il premier - sono quei pochissimi consiglieri regionali e qualche presidente di Regione che ha voluto cavalcare a tutti i costi un referendum per esigenze personali, particolari. Un referendum voluto pervicacemente per esigenze di conta interna da parte di qualcuno".

L'APPELLO AGLI ITALIANI - Renzi ha quindi concluso il suo intervento a commento dei risultati del referendum, lanciando un appello. "Voglio lanciare un appello ai cittadini. Comunque abbiate votato, mettiamo la parola fine alle polemiche. Nei prossimi due anni c'è molto da fare. Poi, quando ci saranno le elezioni politiche, ciascuno voterà per chi crede. Ma fino ad allora rimbochiamoci le maniche".

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