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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Rimborsopoli in Piemonte, assolto l'ex governatore Cota: dieci condanne

Sono arrivate le sentenze per le spese pazze del Consiglio regionale. Per lʼuso distorto dei fondi destinati ai politici, la procura aveva chiesto per lʼex governatore una condanna a 2 anni e 4 mesi

TORINO - L'ex governatore della Regione Piemonte Roberto Cota è stato assolto dall'accusa di peculato nel processo per i rimborsi facili del consiglio regionale del Piemonte.

La sentenza è stata emessa dal presidente della terza sezione del Tribunale di Torino Silvia Bersano Begey che ha assolto altri 14 degli altri 24 imputati. Dieci le condanne, tra cui quella più pesante nei confronti di Michele Giovine, due anni e dieci mesi. La Procura aveva chiesto complessivamente circa 66 anni di reclusione, dopo aver contestato rimborsi illegittimi, dal maggio 2010 al settembre 2012, per circa due milioni di euro: cene, trattamenti estetici, videocassette, fino agli oggetti divenuti simbolo di questo processo, le "mutande verdi" di Cota, e il tosaerba dell'ex consigliere Andrea Stara.

Per Cota, i pm Giancarlo Avenati Bassi e Enrica Gabetta avevano chiesto una condanna a 2 anni e 4 mesi. "Sono contento - ha detto l'ex governatore uscendo dall'aula - è giusto avere fiducia, e questa sentenza dimostra che una parte del sistema funziona". Quanto alle mutande verdi, stigmatizzate anche dal premier Renzi, Cota ha aggiunto: "Renzi avrebbe fatto bene a stare zitto, e mostrare un'altra sensibilità istituzionale".

La sentenza di oggi chiude un processo durato circa due anni. La Regione Piemonte ha ottenuto dagli imputati indennizzi, che comprendono una maggiorazione del 30% per i danni di immagine, per 2,4 milioni e otterrà un risarcimento di 20mila euro. Nulla invece al Codacons ammesso come altra parte civile.

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