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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Italia

Rosatellum, la settimana decisiva per la legge elettorale (e per il Governo)

Martedì in Senato inizia la discussione sulla riforma approvata solo giovedì scorso con il contestato voto di fiducia. Le opposizioni chiedono l'intervento del Capo dello Stato Mattarella. Mdp: "Governo non ha la maggioranza". M5s: "Legge salva-Verdini"

La legge elettorale, il cosidetto Rosatellum bis così come approvato dalla Camera giovedì scorso, approderà nell'Aula del Senato alle 11 di martedì 24 ottobre con un primo voto sulle pregiudiziali già alle 17. Oggi stesso invece è iniziata la discussione in commissione Affari costituzionali.

Alla calendarizzazione della Riforma, proposta dal Pd, si sono associati Ap, Forza Italia, Lega, Ala e Autonomie. Come da programma, i quattro partiti che sostengono il Rosatellum bis spingono per un'approvazione rapida anche in Senato. Contrari M5S, Sinistra italiana ed Mdp.

Entro venerdì andranno presentati gli emendamenti che saranno in votazione da lunedì 23 pomeriggio. E' quasi sicuro che come alla Camera le fiducie saranno tre, su ciascuno dei primi articoli della legge, poi si passerà all'esame degli articoli 4 e 5 e dunque al voto finale che in questo caso, però, sarà palese. E dunque non potrà riservare alcun tipo di sorpresa dal momento che, anche limitandosi alla somma di Pd, Ap, Lega e Forza Italia, si toccherebbe quota 177. 

Qualche problema in più si potrebbe determinare al momento della fiducia se, come già accaduto alla Camera, azzurri e Carroccio dovessero decidere di non votare. Ma nel Pd non mostrano di crucciarsi del rischio che possa mancare il numero legale: le soluzioni sono state già trovate e passano da assenza strategiche o da altrettanto strategiche decisioni di senatori di Forza Italia di partecipare al voto di fiducia dichiarando però la propria contrarietà. 

Un modo anche per "neutralizzare" politicamente il supporto che potrebbe arrivare da Ala di Denis Verdini, il partito che con i suoi 14 parlamentari potrebbe sostituire di fatto i 16 di Mdp, ormai ufficialmente non più in maggioranza. Anche se dentro Ala non mancano i mal di pancia come quello esplicitato oggi in aula da Ciro Falanga, che ha protestato per la corsia iper veloce riservata al Rosatellum ricordando che invece il ddl sull'abusivismo che porta il suo nome è stato rinviato in commissione. 

A dare battaglia sin da ora sono Sinistra italiana, Mdp e il Movimento 5 stelle, che oggi ha inscenato una protesta in Senato e chiesto che si approvasse prima la legge sui vitalizi. Richiesta respinta dalla Conferenza dei capigruppo insieme alla più "semplice" espulsione della legge elettorale dal calendario e l'inserimento nella calendarizzazione del Rosatellum la clausola 'ove concluso' in Commissione.

Anche Articolo 1, con la capogruppo Cecilia Guerra annuncia: "Chiederemo un incontro al Colle per chiarire la situazione del governo che sta per votare la legge di bilancio senza avere una maggioranza".

Che cos'è il Rosatellum bis, la nuova riforma della legge elettorale

L'Aula di Palazzo Madama si occuperà di legge elettorale, dunque, il 24, il 25 e il 16 di ottobre. Resterà aperta, se necessario, anche venerdì 27 per l'inizio della sessione di bilancio.

Mdp chiede incontro al Quirinale: "Governo non ha la maggioranza"

La presidente dei senatori Mdp al termine della Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha richiesto l'intervento del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Interpellata sui numeri del Senato, Maria Cecilia Guerra ha sottolineato che "il gruppo di Verdini sta già garantendo un governo che governa senza avere la maggioranza", con l'uscita di Mdp.

"Se Verdini vuole far parte del Governo deve farlo ufficialemnte. Bisognerebbe che qualcuno osservasse che ci sono passi istituzionali da fare", ha aggiunto. "Chiederemo un incontro al Colle per capire come può procedere sulla legge di Bilancio un governo che non ha la maggioranza", conferma Guerra lasciando capire che anche la legge elettorale è oggetto della richiesta di incontro

M5s: "Politica codarda e infame"

"Questa mattina siamo venuti al Senato semplicemente per difendere gli interessi dei cittadini italiani, stanno approvando una legge per difendere la casta di politici, una legge che difende i salva-Verdini, fatta apposta per bloccare l'abolizione dei vitalizi, era una legge finta approvata alla Camera dal Pd". Così Danilo Toninelli, M5s, a palazzo Madama denuncia quanto accaduto al Senato alla vigilia della riunione della capiguppo che fisserà il calendario per il Rosatellum.

"Stiamo dicendo questo: prima devono essere aboliti i vitalizi, i cittadini chiedono questo, loro parlano di ius soli e legge elettorale, noi stiamo facendo da scudo umano contro i privilegi della casta: non c'è altra forza politica - ha aggiunto l'esponente M5S - che sta difendendo i cittadini fuori da qua. Hanno avuto paura di questi cartelli e hanno trasferito la sede della riunione a un altro piano. Questa è la politica codarda e infame che sta stracciando i diritti dei cittadini per difendere i privilegi della casta".

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