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Giovedì, 25 Aprile 2024
Caso Lusi

Rutelli si affida a Feltri e al Giornale: "Lusi è un ladro, aiutateci"

L'ex leader della Margherita scrive al quotidiano di casa Berlusconi per chiedere aiuto "affinchè un traditore non sia trasformato in una specie di giustiziere della politica". Quindi ammette: "Abbiamo sbagliato a sceglierlo, ma sto pagando un prezzo troppo alto"

Luigi Lusi "è un ladro. Confesso. Un traditore di chi ha avuto fiducia in lui. E il calunniatore delle sue stesse vittime". Così l'ex leader Margherita, Francesco Rutelli, scrive in una lettera a Vittorio Feltri pubblicata sul Giornale.

Ed è proprio a Feltri che Rutelli si affida: "Almeno tu, caro Feltri, aiutaci perché non sia trasformato in una specie di giustiziere della politica".

"Lusi - dirigente scout, magistrato onorario, rompicoglioni ossessivo, capace di portare a casa dei bilanci del partito cospicuamente in attivo - non si è dimostrato un furfante qualsiasi", ha scritto Rutelli, riferendo che "tutti gli atti giudiziari attestano un'attività micidiale di artefazione e manomissione che ha tradito non solo tutti noi dirigenti politici, ma un illustre collegio di Revisori, il Comitato di tesoreria, la banca, il controllo successivo della Camera dei deputati".

"Noi siamo le vittime", ha ripetuto l'ex leader della Margherita, rivendicando come i Dl saranno "il primo partito a restituire allo Stato l'intero avanzo di bilancio (alla fine, crica 20 milioni di euro)".

"Sappiamo - ha riconosciuto Rutelli - che abbiamo sbagliato a scegliere Lusi, e che per questo ladrocinio subito io per primo sto pagando un prezzo assai doloroso. So che subire tradimento, furto, diffamazione e dileggio può far parte del gioco. Eppure sono determinatissimo a uscirne con l'onore intatto: sono un politico che vive nella casa di famiglia, non si è arricchito, ed è tracciabile al centesimo".
 

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