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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Caso Gregoretti, oggi in Senato il voto definitivo sul processo a Salvini

L'Aula del Senato è chiamata ad esprimersi sull’autorizzazione a procedere - avanzata dal Tribunale dei ministri - nei confronti di Matteo Salvini. L'ex ministro dell'Interno è accusato di sequestro di persona per aver trattenuto per quasi sei giorni 131 migranti a bordo della nave militare Gregoretti, che li aveva soccorsi nel Mediterraneo

Gregoretti, ultimo atto. Oggi il Senato vota sulla richiesta avanzata dal Tribunale dei Ministri di Catania per l’autorizzazione a procedere nei confronti del senatore Matteo Salvini. Il leader della Lega è accusato di sequestro di persona per aver bloccato per una settimana - a partire dal 25 luglio 2019 - la nave militare italiana Gregoretti dopo che questa aveva soccorso in mare un totale di 131 migranti, di cui quindici minori non accompagnati.

Vuoti i banchi del governo in Aula. Il voto del Senato, palese e a maggioranza assoluta dei componenti del Senato, dovrebbe arrivare intorno all'ora di pranzo. L'esito finale sarà però ufficializzato in serata: le urne, infatti, resteranno aperte fino alle 19 circa per lasciare a tutti il tempo di esprimersi.

Salvini, presente in Aula, ha chiesto ai suoi di non impedire il processo. L’obiettivo del leader leghista è avere un chiarimento in tribunale sulla legittimità del proprio operato. L’intero gruppo si sarebbe detto contrario, deciso a non mandare Salvini alla sbarra, ma l'ex ministro dell’Interno ha però chiesto di non opporsi, coerentemente con quanto sostenuto anche negli ultimi giorni. "Non vedo l'ora di andare a processo perché ritengo di aver fatto il mio dovere di difendere i confini dell'Italia e degli italiani e capire se difendere la mia Patria. E se per qualcuno è un crimine e allora chiariamola una volta per tutte", ha ribadito il leader della Lega.

Gregoretti, voto al Senato su Salvini: la diretta video

Salvini potrebbe finire in tribunale, se anche l'aula del Senato, come prevede il regolamento, entro il 17 febbraio confermerà il voto della Giunta per le immunità e le elezioni, presieduta dall'azzurro Maurizio Gasparri. Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno presentato un ordine del giorno per poter ribaltare, nella seduta di oggi, la decisione presa dalla Giunta delle Immunità di palazzo Madama, che il 20 gennaio scorso aveva dato il via libera al processo nei confronti del leader della Lega. Perché passi, è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti dell'Assemblea, cioè 160 voti.

Nell'ordine del giorno vengono richiamati una serie di passaggi, riferiti alla memoria presentata da Salvini, relativi alle iniziative della presidenza del Consiglio per una redistribuzione nei Paesi dell'Unione europea dei migranti a bordo della Gregoretti. "Appare evidente - scrivono i firmatari dell'ordine del giorno - che meccanismi di ricollocamento con valenza sicura ed immediata non fossero operativi al 26 luglio 2019, essendo le procedure di redistribuzione degli immigrati tutt'altro che automatiche e anzi di complessa e problematica attuazione".

Soprattutto, si insiste nel documento presentato per sostenere il no all'autorizzazione a procedere, "l'immediatezza della presa in carico della vicenda da parte della presidenza del Consiglio rende del tutto inverosimile l'ipotesi di un'azione individuale del ministro Salvini, che operò invece in un contesto caratterizzato dalla compartecipazione operosa dell'esecutivo alla vicenda".

"Una circostanza che emerge oggettivamente sia per le iniziative poste in essere, sia per la mancanza di qualsivoglia esternazione in quei giorni da parte del presidente del Consiglio, atta a criticare le scelte del ministro Salvini e a prenderne conseguentemente le distanze separando la posizione del governo dalla posizione di Salvini".


 

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