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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

La "salvinata" del giorno è sui vaccini

Il commento - Così il governo del cambiamento apre le porte ai No Vax. Polemiche e accuse dopo la sparata di Salvini. Il virologo Burioni: "Ministro, i vaccini proteggono lei, i suoi figli e i suoi elettori. La sua è una bugia pericolosissima"

Nella corsa a spararla ogni giorno più grossa di 24 ore prima, oggi Matteo Salvini se la prende coi vaccini. Oggi, insomma, il tuttologo del Viminale allarga il suo campo d'azione e fa anche il ministro della Salute. Come per le ong, i barconi e i migranti, l'obiettivo sembra essere quello di parlare alla pancia dell'elettorato più "oltranzista", con toni da campagna elettorale permanente, agitando luoghi comuni pericolosi e approssimativi per guadagnare consensi e oscurare il premier Conte e il vicepremier Di Maio. Obiettivo raggiunto, a giudicare dagli ultimi sondaggi

Cos'ha detto Salvini sui vaccini

Ma andiamo con ordine. Sulla questione dei vaccini "garantisco l'impegno preso in campagna elettorale nel permettere che tutti i bimbi entrino in classe, vadano a scuola", perché "la priorità è che i bimbi non vengano espulsi dalle classi" anche se non vaccinati, ha detto il ministro dell'Interno intervenendo telefonicamente a RadioStudio54. A proposito di un'eventuale rimozione degli obblighi vaccinali introdotti dalla Legge Lorenzin durante la scorsa legislatura, Salvini ha puntualizzato che al governo "siamo in due, c'è un'alleanza Lega-M5s, bisogna ragionare anche con gli alleati, al ministro Grillo ho iniziato a parlare di questi temi", e dunque "continueremo, perché ritengo che 10 vaccini obbligatori siano inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi".

Poi, tornando con i giornalisti sulla questione dei vaccini a margine di un comizio elettorale a Campi Bisenzio (Firenze), Salvini ha raccontato quanto segue: 

"Io ho vaccinato i miei figli. Alcuni vaccini salvano la vita, dieci vaccini per alcuni bambini sono inutili ed alcuni pericolosi; quindi non sono un 'No Vax' e ci sono tante reazioni avverse documentate. Burioni si confronti con altri colleghi medici che pensano l'esatto contrario suo. Io ritengo che la salute dei bambini spetti alla mamma ed al papà e quindi alcuni vaccini sono fondamentali; troppi vaccini rischiano di far male. Nessun bambino può essere escluso dalla scuola e dall'asilo. Su questo c'è un programma nella Lega, questo c'è nel contratto di governo. Poi tra professori si confrontino per carità di Dio. Io i miei figli li ho vaccinati e grazie a Dio va tutto bene. Dal morbillo ci si deve salvare, altri vaccini mi sembrano assolutamente superflui".

L'intervista all'esperta: "Vaccinate i vostri figli e non credete alle bufale"

Vaccini, la replica di Burioni a Salvini

L'intervento di Salvini ha prevedibilmente sollevato una coda di polemiche. "Ministro Salvini, quella che ha detto è una bugia, una bugia pericolossisima". È immediata la reazione di Roberto Burioni, noto virologo, acclamato dalla rete. Con un post il dottore risponde all'invettiva del ministro dell'Interno in cui definisce "inutili e dannosi almeno 10 dei vaccini obbligatori". "No, Ministro Salvini. Dieci vaccini non sono inutili e tantomeno dannosi. Sono gli stessi vaccini che vengono usati con identici tempi e identici modi in tutto il mondo. Sono i dieci vaccini che hanno salvato e salvano, in tutta sicurezza, milioni di vite. Vaccini che proteggono anche lei, i suoi figli e i suoi elettori, e pure tutti i cittadini italiani che lei ha il dovere di tutelare", commenta Burioni. "Ministro Salvini, lei ha detto una cosa non rispondente al vero, perché quelli che riporto io sono fatti, suffragati da dati scientifici solidissimi", continua il virologo che si batte per l'obbligatorietà dei vaccini. "Quella che ha detto lei è invece una bugia, una bugia pericolosissima. E che a dirla sia chi ha la responsabilità della sicurezza del mio paese è una cosa che mi preoccupa molto". Un post subito ripreso e citato da Matteo Renzi.

Le reazioni di Di Maio e Giulia Grillo

Commentando le dichiarazioni di Salvini, il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha detto: "Il contratto parla chiarissimo: noi vogliamo rivedere il decreto Lorenzin ma nel senso semplicemente di poter assicurare comunque una tutela vaccinale alle persone e soprattutto ai bambini. Poi - ha aggiunto - ognuno ha la sua opinione sui vaccini. Voi conoscete la nostra". Tutto già visto e sentito: il leader della Lega la spara grossa, il collega di governo del M5s smorza, un po' imbarazzato, ormai fagocitato dallo strapotere mediatico e politico di Salvini.

Il Salvini "tuttologo" mette (comprensibilmente) in imbarazzo anche il ministro della Salute Giulia Grillo. Ed è evidente nelle sue dichiarazioni: "Prenderemo le decisioni opportune in accordo con gli alleati di governo, ma chiaramente si tratta di un tema che deve essere discusso anzitutto dal ministero della Salute. Voglio ribadire ancora una volta - ha proseguito il ministro - e non mi stancherò mai di ripeterlo, che i vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria. E che in discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione". "Stiamo lavorando - ha spiegato - per trovare la soluzione migliore capace da una parte di garantire la frequenza dei bambini negli asili nido e che dall'altra parte metta al centro del dibattito parlamentare la revisione dell'impianto del decreto legge Lorenzin". "Ci fa piacere - ha aggiunto - che il ministro degli Interni si interessi di un tema così importante, così come il ministro dell'Istruzione. Voglio solo precisare che l'obbligatorietà è un argomento politico, che ha a che fare con una strategia di tipo politico. Ma le valutazioni di tipo scientifico - ha concluso - non competono alla politica".

Il governo del cambiamento apre le porte ai No Vax

La questione assume un significato tutto politico. Anche perché ieri una delegazione di genitori 'free vax', contrari all'obbligo vaccinale, ha incontrato il sottosegretario all'Interno Luigi Gaetti, medico specializzato in anatomia patologica, grillino, senatore del Movimento 5 stelle per una legislatura. "A settembre tutti a scuola". E' l'hashtag scelto dagli agguerriti genitori antivaccinisti del gruppo SìAmo, quelli che si battono contro il decreto Lorenzin sull'obbligatorietà dei vaccini perché, secondo loro, "siamo noi che dobbiamo decidere come proteggere la nostra salute e l’integrità fisica".

"Al Viminale, la nostra delegazione, Dario Miedico, Franco Trinca, Emiliano Gioia - si legge in un post su Facebook - ha incontrato il sottosegretario Luigi Gaetti ed Enza Blundo, dei cinque stelle. Con nostro sommo piacere, abbiamo riscontrato nell'uomo, nel medico, una disponibilità, un'apertura mentale che, da tempo, era scomparsa da dentro le istituzioni. Il percorso per raggiungere l'obiettivo è difficile ed irto di pericoli ma, con il vostro supporto, possiamo farcela. #asettembretuttiascuola. Radio Informazione Libera continuerà a lavorare perché, la libertà, la controinformazione, la verità, siano sempre a disposizione dei cittadini". All'incontro, dunque, ha partecipato anche Dario Miedico, radiato a maggio dello scorso anno dall'Ordine dei medici di Milano per le sue posizioni contrarie all'obbligo vaccinale (qui la sua storia).

Dario Miedico radiato dall’Ordine: era il dottore simbolo dei "no vaccini"

Insomma, dato che i bambini non vaccinati rischiano a settembre di non entrare a scuola, ecco che chi non vuole vaccinarli cerca un canale di dialogo per evitare che questo succeda. Il "governo del cambiamento" offre una sponda, aprendo le porte del Viminale per una discussione tra chi dovrebbe decidere sul futuro dell'obbligatorietà dei vaccini e chi contro questo obbligo si batte. "Giudicherò questo governo solo dai fatti, ma l'incontro di un sottosegretario con dei genitori “free vax” capitanati da un ex-medico radiato dall’ordine (avete letto bene: RADIATO) non promette nulla di buono. Speriamo bene", scrive il virologo Roberto Burioni su Facebook.

La proposta di legge per abolire l'obbligo dei vaccini

Ma c'è di più. Con un ministro dell'Interno che mette in dubbio la sicurezza di uno strumento di prevenzione così importante, arriva anche una proposta di legge per abolire l'obbligo dei vaccini. "La Corte suprema di Cassazione di Roma ci ha fissato l'appuntamento per il giorno 26 giugno, quel giorno andremo a verbalizzare il titolo della nostra proposta di legge. La legge prescrive che già il giorno seguente, il 27 giugno, l'iniziativa di raccolta firme dal titolo 'Sospensione dell'obbligo vaccinale per l'età evolutiva' andrà in Gazzetta Ufficiale. Con un notevole sforzo da parte di tutti i volontari che stanno dietro a questa proposta di legge, attiveremo la raccolta firme in ogni Comune italiano".

Lo scrive su Facebook il comitato 'Libertà di Scelta', l'unione di decine di realtà italiane tra associazioni, gruppi di genitori o semplici cittadini che si battono per la libertà di vaccinazione e contro l'obbligo previsto dalla legge Lorenzin per l'iscrizione a scuola.

Per le leggi a carattere nazionale, da presentare in Parlamento, è necessario raccogliere almeno 50mila firme e presentare la proposta alla Corte di Cassazione. "Noi possiamo con questa azione ribadire la necessità di porre immediatamente soluzione all'esclusione dei nostri figli dalle scuole - spiegano i promotori -, esigere che l'articolo 34 della Costituzione venga applicato immediatamente alle scuole d'infanzia, questione già espressa da sentenze delle Corte Costituzionale e della Cassazione. Pretendere che la politica agisca in maniera prioritaria a tutto poiché è nostra priorità risolvere questo problema. In secondo luogo le tematiche da noi sottolineate nella proposta di legge, anche se finiranno in un cassetto, dovranno essere una base per un Manifesto della libertà vaccinale. Concetti come farmacovigilanza attiva, principio di precauzione, personalizzazione, prevenzione e libertà sono solo la base di partenza".
 

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